Banche, Enria: rischi cyberattacchi salgono, finora danni non gravi

Investimenti digitalizzazione in media limitati a 2,8% ricavi

FEB 8, 2023 -

Roma, 8 feb. (askanews) – Il rischio di attacchi cibernetici contro le banche, che era già aumentato durante i lockdown e le restrizioni alle attività imposte dai governi a motivo del Covid “si è intensificato ulteriormente nell’attuale contesto. Ora più che mai le banche devono affrontare le carenze strutturali negli accordi di esternalizzazione e nei sistemi di sicurezza informatica e di resilienza cibernetica”. Lo ha affermato Andrea Enria, presidente del consiglio di Vigilanza bancaria della Bce, durante la conferenza stampa sui risultati del ciclo Srep 2022. “Abbiamo notato un aumento degli attacchi durante la pandemia, mentre con la guerra il livello è rimasto stabile – ha poi precisato rispondendo ad una domanda. Quanto al livello dei danni e all’impatto dei cyberattacchi sulle banche, ad oggi non è stato massiccio”. Secondo Enria, “la digitalizzazione dei servizi bancari e finanziari esacerba anche altri rischi tra cui frodi, riciclaggio di denaro, carenze di competenze informatiche interne e perdita potenziale di clienti dovuta al mutare delle preferenze dei consumatori e alla crescente concorrenza da parte degli operatori fintech. La maggior parte dei progetti digitali delle banche – ha aggiunto – mira ad attrarre e fidelizzare la clientela e a migliorare l’efficienza in termini di costi. Tuttavia, l’entità degli investimenti delle banche resta limitata. Nel 2021 gli investimenti degli enti vigilati nella trasformazione digitale sono stati pari in media ad appena il 2,8% dei ricavi operativi netti”.