BIT 2023, torna il turismo: tra esperienze slow e lungo raggio

Luca Palermo: fiere si confermano sempre più centrali

GEN 30, 2023 -

Milano, 30 gen. (askanews) – “Il 2022 ha visto il ritorno del turismo, con un +66% rispetto al 2021 pandemico e con previsioni per il 2023 quando ci aspettiamo il ritorno ai numeri pre Covid. Per questo abbiamo organizzato un’edizione di BIT importante, con la presenza di tutte le regioni italiane e di espositori da 45 Paesi”. Lo ha detto, presentando l’imminente edizione della manifestazione, l’amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Milano su un tram in movimento, nello spirito dello slogan della BIT 2023: “Se viaggi, si vede”. La fiera è in programma al MiCo di Milano dal 12 al 14 febbraio e parte da un numero: i 900 milioni di turisti che hanno viaggiato all’estero nel 2022. Nei primi nove mesi dello stesso anno l’Italia ha accolto, secondo i dati della Banca d’Italia, 56 milioni di quei turisti. “Dobbiamo essere in grado di essere internazionali – ha aggiunto Palermo – e ci aspettiamo un 2023 positivo, nonostante le crisi energetiche e politiche, le destinazioni ancora chiuse. Ma siamo come Fiera Milano ben strutturati per gestire le crisi continuando a crescere”. Il messaggio che la fiera vuole lanciare è quello di “un turismo più a misura d’uomo, con attenzione ai viaggi slow, dai cammini all’apicoltura, dai giardini storici all’agriturismo dell’olio”. Per quanto riguarda le proposte all’estero saranno “responsabili e sostenibili per tutte le esperienze e le distanze, con il lungo raggio pronto a riprendersi la scena”. Altri temi, ovviamente, sono quello del Business travel e del turismo organizzato. “L’importanza dell’assistenza al cliente in giro per il mondo – ha detto Franco Gattinoni, presidente della Federazione del Turismo Organizzato FTO – è stata riscoperta e il turismo organizzato ha l’obbligo di proteggere il cliente. Quello che serve sono una migliore pianificazione e più programmazione”. Luca Palermo, poi, ha ricordato i 18 mesi di chiusura di Fiera Milano, ma ha sottolineato anche che nel 2023 ci saranno 50 eventi fieristici. “Abbiamo imparato due cose – ha aggiunto l’amministratore delegato – la prima è che le fiere continuano a essere ritenute fondamentali dagli operatori; la seconda è che se prima della pandemia si pensava che la tecnologia avrebbe messo in secondo piano il nostro settore. In realtà si è visto oggi che la tecnologia ci consente di essere ancora più attrattivi come fiera”.