Pmi, Cicero (Valore Impresa): aggregazione è opportunità per aziende

Agli Stati generali piccole imprese focus sulle società consortili

DIC 2, 2022 -

Cassano d’Adda (Milano), 2 dic. (askanews) – Affrontare il mercato in solitaria è oggi “improponibile” per le micro e piccole imprese italiane, il 98% del tessuto economico del Paese. Ne è convinto Gianni Cicero, presidente di Valore Impresa, in un’intervista a margine dei lavori degli Stati generali delle piccole imprese e dei professionisti, evento organizzato dal Network Valore Impresa a Cassano d’Adda (Milano). “Il modello dell’aggregazione risponde ai fabbisogni delle imprese ed è un’opportunità che le aziende devono cogliere: oggi andare singolarmente sul mercato è improponibile e affrontare le crisi energetiche senza razionalizzare gli acquisti energetici è impossibile”, ha sottolineato Cicero. Quella di Cassano d’Adda è la quinta edizione degli Stati generali promossi da Valore Impresa. Per la prima volta nel Milanese: “Il Nord – ha detto Cicero – è la locomotiva economica dell’Italia e più di altri sta soffrendo questa grave crisi che ormai si protrae nel tempo. Volevamo dare un segnale di speranza e rilancio, non di rassegnazione, proponendo un modello operativo che tende a organizzare le piccole imprese per avere una speranza di posizionamento sul mercato”. Il tema centrale dei lavori è stata la proposta di legge sul riconoscimento della Centrale Consortile, quale novità giuridica per coordinare a livello nazionale un sistema finalizzato alla creazione di medie imprese attraverso l’aggregazione in società consortili per azioni delle piccole imprese di una stessa filiera. Uno strumento, ha spiegato Cicero, che “può consentire alle piccole imprese di poter competere su mercati, nazionali ed esteri, dove singolarmente non possono essere presenti, per limiti organizzativi e gestionali”. Un’idea, ha notato Cicero, che ha intercettato l’interesse del governo: “C’è attenzione, lo vedo oggi e lo vedevo parzialmente anche prima”, ha spiegato il presidente di Valore Impresa che si relaziona con il ministero delle Imprese e del made in Italy. Per rendere più competitive le piccole imprese italiane Valore Impresa chiede di rivedere i percorsi di formazione, oggi troppo distanti dalle necessità delle aziende: “Abbiamo bisogno di operai specializzati, ma le politiche attive non rispondono alle nostre esigenze: noi lanciamo la proposta della formazione interna, con percorsi all’interno dell’impresa che prevedano poi la collocazione delle risorse. La specializzazione non si acquisisce dentro i carrozzoni formativi, ma dentro l’azienda. E noi – ha concluso – non vogliamo fare formazione per creare disoccupati”.