Panificatori puntano a sconto in fattura legato a credito imposta

E accordo quadro su energia. Soddisfazione dopo incontro al Mimit

DIC 2, 2022 -

Roma, 2 dic. (askanews) – La richiesta dei panificatori di riconoscimento dello sconto in fattura in misura pari al credito di imposta, e l’ipotesi di un accordo quadro sulle fornitire di energia sono stati i temi al centro di un incontro del Coordinamento Nazionale dei Panificatori Italiani – Assipan Confcommercio, Assopanificatori Fiesa Confesercenti, Cna Dolciari e Panificatori e Confartigianato Panificatori – con il capo segreteria tecnica del ministro di Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, Marco Calabrò. Con un comunicato, il coordinamento delle associazioni esprime soddisfazione per l’esito del confronto e per la sensibilità mostrata riguardo le proposte avanzate nel documento unitario presentato. Oltre 25 mila imprese per un totale di circa 100 mila addetti, si legge, stanno da mesi combattendo contro il rincaro delle materie prime – farine, imballaggi, carburanti – e stanno fronteggiando con difficoltà le tariffe alle stelle delle bollette del gas e dell’energia elettrica. Il dialogo avviato tra le parti, posegue la nota, si è concentrato da un lato sulla proposta del Coordinamento di ottenere per la categoria la regolamentazione in legge di bilancio del riconoscimento dello sconto in fattura in misura pari al credito di imposta, e dall’altro, sulla opportunità di una azione mediata con le imprese distributrici di energia, al fine di stilare un accordo quadro che salvaguardi la continuità produttiva dei panificatori italiani. L’obiettivo è, in presenza di un acconto versato a pagamento della bolletta, inibire il distacco delle forniture energetiche. I presidenti delle Associazioni del Coordinamento hanno sottolineato: 2ci rediamo conto che in tempi di ristrettezza della finanza pubblica non è facile trovare soluzioni, ma siamo convinti che alla panificazione verrà riservata la giusta tutela che merita soprattutto al fine di continuare a garantire la produzione di un prodotto di prima necessità come il pane artigianale”.