Nestlé e Federparchi: piantati 400 alberi in 4 parchi scelti dai cittadini

Nella Giornata nazionale ultimi 250 fusti al Parco Agricolo Sud Milano

NOV 21, 2022 -

Milano, 21 nov. (askanews) – Con la cerimonia al Parco Agricolo Sud Milano si è concluso il percorso di collaborazione tra Nestlé e Federparchi che ha portato alla piantumazione di 400 alberi in tutta Italia. L’iniziativa, nell’ambito del concorso di Nestlé “Il buono che ti ri-premia”, ha dato la possibilità ai consumatori di scegliere in quale parco piantare un albero. Il progetto ha coinvolto i più importanti parchi del nostro Paese: 50 piante sono state messe a dimora, rispettivamente, nei parchi di Roma Natura, nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria e nel Parco Naturale dei Nebrodi in Sicilia. 250 sono invece quelle piantate nel Parco Agricolo Sud Milano e consegnate oggi alla cittadinanza. La data della cerimonia finale è stata volutamente fissata il 21 novembre in occasione della Giornata nazionale degli alberi Nei quattro parchi oggetto dell’iniziativa sono state piantate solo specie autoctone per la massima tutela della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano è, infatti, il più ricco a livello europeo e rischia di essere danneggiato non solo da fattori strutturali, quali inquinamento, consumo di suolo, mutamenti climatici e distruzione di habitat, ma anche dalla diffusione delle specie aliene invasive, che danneggiano anche la biodiversità vegetale. “Siamo orgogliosi dei 400 alberi che, lavorando insieme a Federparchi, abbiamo piantato in quattro importanti parchi italiani. Oggi siamo giunti al termine di un percorso che non sarebbe stato possibile senza i nostri consumatori – ha dichiarato Marta Schiraldi, safety, health, environment e sustainability Head del gruppo Nestlé Italia – La collaborazione con Federparchi si inserisce in un più ampio piano di sostenibilità del business, che mira a ridurre l’impatto di Nestlé sull’ambiente, lavorando per diminuire le nostre emissioni di CO2, migliorare la riciclabilità del packaging e promuovere pratiche di agricoltura rigenerativa presso i nostri fornitori di materie prime. Il cammino è ancora in salita, ma siamo certi che, unendo le forze, potremo raggiungere risultati davvero significativi”.