Rovagnati scommette sulla trasparenza: un QR code per tracciare affettati

Si parte coi prodotti in vaschetta di due linee. Rusconi: primi in Europa

NOV 14, 2022 -

Milano, 14 nov. (askanews) – Rovagnati investe in un nuovo sistema di tracciabilità di due delle sue linee di prodotti affettati, andando incontro alle esigenze di un mercato sempre più attento alla trasparenza e alla sostenibilità. Per farlo sulle vaschette delle linee Borgo Rovagnati e Naturals ha deciso di stampare un QR Code che consente ai consumatori di avere tutte le informazioni relative al prodotto, dall’allevamento degli animali, alla provenienza e al trattamento delle materie prime, passando per la produzione e la lavorazione del prodotto finale, fino ai suggerimenti per il consumo in casa. Si tratta di una iniziativa che riguarda esclusivamente il segmento dell’affettato in vaschetta, che a livello di gruppo rappresenta un 40% del fatturato complessivo, che ha superato i 310 milioni di euro. A oggi Rovagnati distribuisce gli oltre 410 salumi prodotti nei suoi sei stabilimenti produttivi attraverso la grande distribuzione e i negozi tradizionali (“Copriamo 24mila negozi” ha detto il direttore generale Rusconi) che si dividono a metà il fatturato. “Siamo i primi in Europa a fare una simile iniziativa in un’ottica di trasparenza – ha detto Gabriele Rusconi, managing director e board member di Rovagnati in una conferenza stampa a Biassono dove ha sede uno dei sei stabilimenti del gruppo – in questo modo vogliamo raccontare al consumatore la storia esatta del prodotto che sta mangiando, da oggi siamo in grado di stampare su due linee dei nostri prodotti un QR code che consente al consumatore di avere la carta di identità di quel prodotto. Qualcosa del genere era stato già fatto ma su un solo prodotto, noi però lo facciamo di intere linee di prodotti: prosciutti cotti, coppa, pancetta, varietà di prodotti con filiere diverse”. Il nuovo sistema di tracciabilità, sul quale ha detto Rusconi “è difficile calcolare quanto abbiamo investito”, permetterà di visionare attraverso uno smartphone le informazioni sulle materie prime, il processo produttivo e i controlli qualità effettuati. La scelta di avviare questo cambiamento in etichetta è ricaduta su due linee specifiche non a caso: “Siamo partiti dalla linea Borgo Rovagnati perchè è la nostra linea di eccellenza. Basti pensare che dal QR code si può vedere dove è stato lavorato il prodotto, dove è stato affettato e il responsabile che l’ha affettato perché stiamo cercando di trasferire anche il concetto di artigianalità che c’è dietro questo prodotto”. Nel caso di questa linea infatti i prodotti una volta affettati sono riposti manualmente nelle confezioni dal salumiere prima di essere sigillate. L’altra linea coinvolta invece è Naturals, “una linea completamente priva di conservanti, di successo internazionale, poco conosciuta in Italia dove è distribuita solo presso il Gigante e con la quale invece Rovagnati è leader di mercato in Francia”. Guarda caso la richiesta di maggiore trasparenza “arriva molto di più dall’estero, da Francia, Nord Europa ma noi speriamo che diventi forte anche in Italia”. Per Rovagnati l’export vale il 10% del fatturato complessivo con una presenza come azienda in 20 Paesi: “Abbiamo consociate in Francia, Germania e Stati Uniti dove due anni fa abbiamo inaugurato il primo impianto produttivo. E poi siamo presenti a Hong kong, Singapore per il mondo asiatico, Canada e Messico, e in Europa in Paesi come Olanda, Inghilterra, Belgio dove operiamo attraverso distributori”.