Snam, fatturato 9 mesi +10,3% a 2,4 mld, utile -0,6% a 932 mln

Conferma attese di utile 2022, acconto dividendo da 0,11 euro-azione

NOV 10, 2022 -

Roma, 10 nov. (askanews) – Snam ha chiuso i primo nove mesi dell’anno con un fatturato in crescita del 10,3% a 2,4 miliardi di euro e un utile netto in limatura dello 0,6% a 932 milioni. Il margine operativo lordo adjusted è a sua volta calato dello 0,6% a 1,7 miliardi, riporta la società con una nota, mentre gli investimenti tecnici sono aumentati del 2% a 883 milioni di euro. Il gruppo ha confermato il piano investimenti 2022, mentre l’indebitamento finanziario netto, a 12,945 miliardi di euro è in calo rispetto ai 14,021 miliardi di fine dicembre 2021, “principalmente per la temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento gas”. Sull’utile netto 2022 è confermata l’attesa di “almeno 1,13 miliardi di euro”. Snam, poi, riferisce che sulle navi rigassificatrici sono state ottenute le autorizzazioni all’installazione delle Fsru a Piombino e Ravenna. La società ha deciso un acconto dividendo 2022 da 0,1100 euro per azione. “I risultati dei primi nove mesi del 2022 confermano la solidità del percorso del Gruppo anche in uno scenario incerto. La buona performance di tutto il business in Italia, nonostante la riduzione delle tariffe regolate nelle attività gas, il contributo delle nostre partecipate estere e dei nuovi business legati alla transizione energetica, hanno concorso alla stabilità degli utili e ci consentono di confermare la guidance di Gruppo a fine 2022”, ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier. “Con l’ottenimento delle autorizzazioni per la messa in funzione delle navi rigassificatrici si concretizza, inoltre, il primo tassello del rimodellamento della sicurezza energetica nazionale, che dovrà essere presto accompagnato da un potenziamento delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e da un’accelerazione delle iniziative per la transizione, su cui Snam – ha aggiunto – conta di giocare un ruolo di primo piano. Solo così potremo trasformare la crisi attuale in un’opportunità per la costruzione del futuro paradigma energetico”.