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Mercoledì 12 ottobre 2022 - 13:11

Start Up, l’abruzzese Hygraner continua a crescere e punta alla Gdo

Arriveranno a breve sugli scaffali quantitativi di Hyper-Mask, la mascherina in grafene antivirale brevettata

Start Up, l’abruzzese Hygraner continua a crescere e punta alla Gdo
Roma, 12 ott. (askanews) – Innovazione, nanomateriali, salute e sostenibilità ambientale. Queste le caratteristiche vincenti della startup abruzzese Hygraner. Arrivano i polimeri di grafene antivirali, sicuri, resistenti, certificati e attenti all’economia circolare: un’espansione che continuerà anche con il mondo della GDO, ormai cambiato a dismisura nell’ultima decade.


Hygraner, si legge in una nota, è l’unica azienda sul territorio nazionale in grado di produrre grafene attraverso cinque metodi differenti. I diversi tipi di grafene possono essere mono-layer, few-layers e a struttura spugnosa. Tutti sono di assoluta qualità, privi di difetti, adatti ad una vasta gamma di applicazioni. I metodi con cui vengono prodotti i diversi tipi di grafene sono del tipo bottom-up e top-down. Il grafene utilizzato per la produzione dei tessuti in microfibra proviene da entrambi i processi e può anche derivare da un metodo totalmente green coperto da brevetto.



Il metodo di produzione implementato dalla start up è altamente sostenibile: sfruttando i materiali organici degli scarti agricoli e dell’industria cartaria, infatti, il processo si basa sui concetti di circolarità, riduzione dei costi di produzione e sulla rigenerazione dei materiali.


«Il nostro grafene – sottolinea Andrea Di Filippo, AD di Hygraner – rientra così nel concetto di economia circolare, riducendo l’impatto ambientale. Diverse ricerche internazionali hanno dimostrato come il grafene disperso nelle matrici polimeriche conferisca a queste importanti proprietà meccaniche, termiche ed elettriche. consiste nell’aver industrializzato in maniera unica la produzione di tessuti e tessuti-non-tessuti (TNT), in cui le fibre, o le microfibre sono costituite da una matrice polimerica termoplastica, nella quale è già inglobato un tipo di grafene altamente funzionalizzato (viene fatto crescere all’interno del polimero), in grado di arrestare e inattivare la proliferazione dei virus ed ogni loro attività, in maniera del tutto sicura e atossica, come verificato con test biologici, di biocompatibilità, di citotossicità, condotti presso l’Università Sacro Cuore di Roma ed in altri laboratori accreditati secondo le norme ISO10993″.



Hygraner si differenzia in questo modo da tutti gli altri competitor, che hanno puntato su tecniche di deposizione post tessitura, riducendo i costi e le difficoltà ad essa legate e abbassando la persistenza del nano-materiale nel tempo. Dopo aver concesso nel 2021 l’utilizzo dei propri TNT ad un partner che ha sede in Toscana per la produzione di semimaschere facciali FFP2 a cinque strati, nel 2022 insieme ad un nuovo partner che ha anch’esso sede in Abruzzo è stata lanciata sul mercato la semimaschera facciale FFP2 a 4 strati “HYPER-MASK”, con l’obiettivo di creare un prodotto atossico, sicuro, che possieda la caratteristica di essere antivirale e quindi in grado di contrastare la trasmissibilità del Covid, preservando la salute delle persone, economicamente accessibile a tutti e attento alla sostenibilità ambientale.


Questa semimaschera facciale antivirale blocca e inattiva il virus Sars Cov2, H1N1, etc., sia molti ceppi batterici al 99,9% (Gram + e Gram, microfunghi ed alcune muffe – conformemente alle norme ISO 20743:2013, En 14683:2019, En 149:2009, En 13274-7:2019) lo Staphylococcus Aureus e Klebisiella Pneumoniae.



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