Passione caramelle: un mercato maturo da 760 mln in cerca di nuove identità

Indagine Bva Doxa per Unionfood. Il futuro tra nutraceutica e prodotti funzionali

OTT 12, 2022 -

Milano, 12 ott. (askanews) – Le consumano nove italiani su 10. Mentine e gommose si contendono la leadership delle preferite con le erbe balsamiche in cima alla classifica dei gusti più apprezzati. Ma soprattutto – e qui si sfata un luogo comune – a mangiarle sono gli adulti che otto volte su 10 le comprano per se stessi e non per i bambini. Parliamo delle caramelle, un comparto che in Italia conta 25 milioni di consumatori abituali e aziende pluricentenarie che hanno addolcito le giornate di intere generazioni. Ora, attraverso uno studio Bva Doxa, Unione italiana food accende i riflettori sul rapporto degli italiani adulti con questo prodotto dolciario, un rapporto in evoluzione che l’industria sta cercando di anticipare con innovazioni e nuove funzioni di consumo, diversificando un’offerta già ricca per formati e gusti. Il comparto viene da un difficile 2021: secondo un’elaborazione di Unionfood su dati Itat lo scorso anno la produzione di caramelle si è attestata appena sotto le 90mila tonnellate, il 6% in meno rispetto al 2020 per un valore di circa 763 milioni di euro (in calo di una percentuale analoga a quella dei volumi). Ma questo dato è stato bilanciato dalle esportazioni: lo scorso anno sono state esportate fuori dai confini nazionali oltre 19mila tonnellate di caramelle, con un balzo in avanti del 34% rispetto al 2020 per un valore di 64 milioni di euro. Un trend positivo che è proseguito nei primi sei mesi del 2022 quando l’export è cresciuto del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per una quantità esportata di oltre 11,6 mila tonnellate di caramelle e un valore di quasi 40 milioni di euro. A premiare di più è il mercato tedesco, al primo posto, seguito sul podio da Paesi Bassi e Stati Uniti (al quarto e quinto posto invece ci sono Belgio e Francia) Chiaramente i segnali di recupero che arrivano dai consumi sono legati al ritorno alla socialità degli italiani, dopo la lunga parentesi pandemica. E non è un caso che Unione italiana food abbia presentato la ricerca alla vigilia di uno di questi momenti di socialità, Halloween festa di origine irlandese sempre più “italianizzata” in cui le caramelle sono il dolce più consumato (65%) superando cioccolatini (56%) snack (38%), e biscotti (32%). Le ricorrenze infatti sono una traino per la crescita del settore, che può contare su circa 7.000 addetti e che, forte di una storia pluricentenaria, ora cerca di intercettare i gusti dei consumatori moderni che, per fare un esempio, preferiscono quelle senza zucchero (56%) a quelle con lo zucchero (+44%). Un segnale di attenzione ad aspetti salutistici della caramella che nei prossimi anni potrebbe accelerare il proprio percorso di sviluppo in quella direzione. “Il consumo delle caramelle classiche è ormai stabile, parliamo di un mercato maturo che non ha spunti verso l’alto – ha spiegato Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto ‘Piacere, caramelle’ di Unione italiana food – Nel futuro cambierà la specializzazione della caramella: all’estero sono già diffuse le caramelle nutraceutiche: io penso che questa parte funzionale si accentuerà. E poi c’è il megatrend della ‘sottrazione’: meno ingredienti e più qualità”. Le prospettive di sviluppo, tuttavia, non possono non prescindere da una riflessione sull’attuale congiuntura economica, fatta di inflazione galoppante e rincari delle materie prime: “Quella delle caramelle – ha constatato Serra – è una produzione energivora e gli aumenti del costo del gas mandano in difficoltà le aziende ma l’aggravante sono i costi delle materie prime derivanti dai cereali, come lo sciroppo di glucosio e lo zucchero i cui costi sono raddoppiati. E’ difficile compensare questi rincari solo con efficienza interna”. In attesa che passi la buriana, le caramelle provano a resistere, reinventandosi e conservando un posto nella quotidianità degli italiani che le scelgono come gesto di cura per sè (45%) talvolta regalandosi un viaggio nel passato, moderna madeleine che evoca la dolcezza del tempo perduto.