Coldiretti: nel 2022 italiani spenderanno 800 mln in più per la pasta

Il conto più salato per le famiglie più povere

OTT 3, 2022 -

Milano, 3 ott. (askanews) – Le famiglie italiane spenderanno nel 2022 solo per la pasta quasi 800 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente a causa dei rincari conseguenti alla guerra in Ucraina e alle distorsioni all’interno delle filiere. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat che fotografa gli effetti dell’aumento dei prezzi su base annua del 21,6% a settembre per il prodotto alimentare più presente sulle tavole degli italiani. Il conto, sottolinea Coldiretti, grava soprattutto sulle famiglie più povere dove la pasta ha una incidenza più elevata sulla spesa quotidiana. Se a Milano un chilo di pasta di semola può costare fino a 3,18 euro, a Roma si viaggia sui 3,20 euro, a Bologna siamo a 3,26 euro, a Palermo 2,48 euro al chilo, a Napoli 3,18 euro, secondo elaborazioni Coldiretti su dati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico. L’incidenza del costo del grano sul prezzo di penne e spaghetti è marginale, come dimostra anche l’estrema variabilità delle quotazioni al dettaglio lungo la Penisola mentre quelli del grano sono stabiliti dalle quotazioni internazionali. Un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori intorno ai 47 centesimi al di sotto dei costi di produzione che sono schizzati alle stelle. A livello nazionale, lamenta Coldiretti, si è infatti verificato il crollo dei raccolti fino al 30% con gli agricoltori che hanno dovuto anche affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68 (elaborazioni Coldiretti su dati Crea).