Porsche chiude piatta al debutto in giornata negativa per le Borse

Male Volkswagen -9% e la holding Porsche SE -10,9%

SET 29, 2022 -

Milano, 29 set. (askanews) – Chiusura sul prezzo di collocamento per Porsche che nel giorno del debutto ha dovuto fare i conti con una seduta pesante per tutte le borse europee: il Dax ha chiuso in calo dell’1,71%. Il titolo Porsche Ag con codice P911 in omaggio al modello iconico del brand, come il numero complessivo di azioni pari a 911 milioni, ha chiuso a 82,58 euro rispetto a un prezzi di collocamento di 82,5 euro, al top della forchetta dell’offerta (76,5-82,5), dopo aver aperto a 84 euro e aver toccato un massimo intraday a 86,78, per una capitalizzazione di 75 miliardi di euro. Numeri che fanno dell’Ipo di Porsche una delle più grandi in Europa degli ultimi 10 anni. In deciso calo gli altri titoli collegati all’operazione: Volkswagen che controllava il 100% di Porsche ha ceduto il 9,15% a 174,7 euro e ora capitalizza circa 80 miliardi e Porsche Se, la holding delle famiglie Piech e Porsche, ha ceduto il 10,9% a 60,48 euro. Porsche Se controlla il 53% dei diritti di voto Volkswagen e il 25% più un’azione con diritto di voto di Porsche, rilevato da Volkswagen pagando un premio del 7,5% per un totale di 10,1 miliardi di euro. “Oggi si realizza un grande sogno per Porsche. Il nostro maggiore grado di autonomia ci mette in un’ottima posizione per realizzare i nostri ambiziosi obiettivi nei prossimi anni”, ha detto il Ceo di Porsche e Volkswagen Oliver Blume. Dall’Ipo di Porsche, Volkswagen ricaverà circa 19,5 miliardi di euro (9,4 mld dall’Ipo e 10,1 mld da Porsche SE), metà dei quali saranno ridistribuiti come dividendo straordinario da approvare entro fine anno e l’altra metà servirà a finanziare gli investimenti per la mobilità elettrica, pari a oltre 50 miliardi di euro. L’ipo che ha avuto come advisor Mediobanca, è stata sottoscritta per il 7,7% da investitori retail, mentre fra gli istituzionali figurano Qatar Investment Authority che è anche azionista di Volkswagen con il 17,5% dei diritti di voto, Norges Bank, T. Rowe Price e Adq, il fondo sovrano di Abu Dhabi, che si erano impegnati a sottoscrive fino a 3,7 miliardi di euro, pari a circa il 40%. Per il 2022 Porsche punta a ricavi fino a 39 miliardi di euro e un ritorno sulle vendite fino al 18%, mentre nel lungo termine l’obiettivo è di arrivare al 20%. L’Ebitda margin del settore automotive è atteso nel medio termine fra il 25 e il 27%. Entro il 2030 Porsche punta a raggiungere l’80% di auto elettriche sul totale delle vendite e una produzione carbon neutral.