Stellantis, a Mirafiori 2 mld ricavi entro 2030 da hub riciclo auto

In 2024 produzione cambi eDct. Soddisfatti Regione, Comune e sindacati

SET 20, 2022 -

Auto Milano, 20 set. (askanews) – Si delinea con più chiarezza il futuro di Mirafiori come polo ingegneristico per l’elettrificazione e hub per l’economia circolare del gruppo Stellantis. Nel suo secondo incontro con Regione Piemonte e Comune dopo quello di marzo in cui sono state gettate le basi della collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo dello stabilimento di Torino, il Ceo Carlos Tavares ha annunciato nuovi investimenti, senza specificarne gli importi, e due novità: la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione eDct per auto ibride e plug-in a partire dalla seconda metà 2024 grazie a una partnership con Punch Powertrain, e lo sviluppo di un hub per l’economia circolare dedicato alla rigenerazione di componenti e allo smaltimento di auto per recuperare materie prime che sarà inaugurato nel 2023. L’hub sarà guidato dalla manager Alison Jones, ex responsabile di Stellantis Uk, e nel 2030 dovrebbe generare 2 miliardi di euro di ricavi. Altro fronte di sviluppo è la produzione di energia da fonti rinnovabili: sono allo studio diverse ipotesi che saranno comunicate entro fine mese. Gli annunci di oggi evidenziano sia il nostro impegno verso l’Italia sia la nostra capacità di prendere decisioni responsabili per anticipare l’imminente cambiamento globale del nostro settore”, ha detto Tavares. Per i cambi eDct, l’investimento sarà a “doppia cifra” mentre sul fronte occupazionale non sono state fornite indicazioni. A Mirafiori i cambi oggi vengono prodotti dalla divisione Meccaniche dove lavorano circa 600 addetti e dove fino al 2026 si produrranno trasmissioni principalmente destinate alla Panda. L’obiettivo è di produrre a regime 600mila cambi eDct, come nell’altro stabilimento di cambi a Metz in Francia, per rifornire tutti gli stabilimenti europei di Stellantis e soddisfare l’aumento di domanda per veicoli elettrificati, ibridi e plug-in. Secondo Tavares le auto alla spina sono una soluzione efficace per ridurre le emissioni, ma devono essere accessibili. “Rispetto alle auto con 10-15 anni di età, le emissioni delle ibride sono inferiori del 50%. L’impatto sarebbe significativo, soprattutto in Italia, che ha uno dei parchi circolanti più vecchi d’Europa. Ma bisogna garantire un prezzo accessibile”. Per farlo Tavares intende puntare sui volumi e per questo ha fornito l’identikit del modello ideale “un mild-hybrid hatchback di segmento B”, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e sul riciclo di materie prime da auto e componenti con l’hub per l’economia circolare Sull’hub Tavares non ha dato indicazioni sugli investimenti, “si procederà passo per passo”, mentre sul fronte occupazionale, secondo quanto riferito dai sindacati, saranno impiegate 550 persone entro il 2025. In un primo momento l’hub si occuperà della rigenerazione di componenti e dello smaltimento di auto per recuperare materie prime, mentre in futuro dovrebbe occuparsi anche del riciclo di batterie di cui si era parlato nell’incontro di marzo. “Non c’è oggi un progetto sul riciclo delle batterie che riteniamo possa dare ulteriori opportunità e proiettate lo stabilimento oltre il 2035”, hanno commentato i sindacalisti della Fiom al termine di un incontro con la direzione Stellantis, che si è svolto parallelamente agli incontri di Tavares con Regione e Comune e con i delegati di Mirafiori. Sul fronte della produzione di auto a Mirafiori, 500 elettrica e Maserati, Tavares si è detto soddisfatto del livello di qualità “stellare” raggiunto, mentre sui volumi si potrebbe “facilmente triplicare la produzione di 500e e arrivare a 90mila unità, quello che ci frena è la mancanza di alcuni componenti”. Per Maserati invece “ci saranno cose straordinarie in futuro come brand di lusso”, mentre la nuova GranTurismo che sarà prodotta a Mirafiori “è fra le auto più belle che abbia mai visto nei miei 41 anni di carriera”. Soddisfatti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che hanno parlato di un “passaggio storico che premia il nostro pragmatismo e la capacità di lavorare insieme”. La regione Piemonte si è impegnata ad approfondire la possibilità di mettere a disposizione del gruppo energia a prezzi calmierati, ad offrire supporto per i progetti di ricerca finanziabili con i bandi europei e a potenziare la formazione professionale. Il Comune invece si è reso disponibile a interventi in ambito urbanistico, edilizio e viabilistico per agevolare l’insediamento della nuova filiera industriale. A sottolineare l’importanza della collaborazione fra pubblico e privato è stato anche Giorgio Marsiaj presidente dell’Unione Industriali Torino che definito gli investimenti di Stellantis “un’ottima notizia”. Positivo il giudizio dei sindacati. Per la Fiom si tratta di “novità positive” e di un “passo importante per avviare il pieno rilancio di Mirafiori”, mentre secondo la Fim-Cisl i piani annunciati da Tavares “consentiranno di mantenere l’attuale occupazione dell’area torinese”. Sia Fiom che Fim hanno però sollecitato una nuova convocazione del tavolo ministeriale per fare il punto su tutti gli stabilimenti italiani.