Energia, Sangalli: a rischio 120mila imprese e 360 mila posti lavoro

Il presidente di Confcommercio: aumento costi ha raggiunto il +500%

SET 10, 2022 -

Confcommercio Roma, 10 set. (askanews) – “La crisi dei costi energetici pesa come un macigno sui bilanci delle imprese del terziario mettendo a serio rischio la prosecuzione dell’attività di tante aziende. Noi stimiamo a rischio chiusura, in un orizzonte temporale che arriva al primo semestre 2023, 120mila imprese del terziario, con un rischio occupazione di circa 360mila posti di lavoro”. Lo ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli in una intervista a Rtl 102.5. “L’autunno sarà decisivo. Passerà l’impatto dei costi energetici e l’inflazione sui consumi delle famiglie auspicando ovviamente un ulteriore arretramento della pandemia. Nella distribuzione alimentare nel primo semestre dell’anno in corso registravamo un aumento dei costi energetici del 100% che da luglio balza al +500%. Le bollette di alberghi, bar e ristoranti sono triplicate rispetto ad un anno fa. Chi ha fatto investimenti su veicoli a gas metano nell’autotrasporto – ha rilevato – oggi è costretto a fermarli perché l’aumento dei costi è diventato insostenibile. Senza dimenticare l’impatto dell’aumento dei carburanti che, nonostante la riduzione delle accise, continua ad essere molto elevato con incrementi di circa il 30% per la benzina e del 35% per il gasolio dall’inizio della pandemia ad oggi”. “In un confronto con la politica mi fa piacere ricordarlo: il caro energia oggi è la vera emergenza. Sono necessarie risposte immediate a livello europeo puntando alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e dalla revisione del prezzo dell’elettricità. Ricordo poi alcuni interventi urgenti: rendere più inclusivi i crediti di imposta fruibili anche da parte dei cosiddetti non energivori e non gasivori e ampliare l’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette, almeno per tutto l’anno in corso. Ancora, sul fronte carburante vanno poi prorogate la riduzione delle accise e l’Iva al 5% sul metano per autotrazione e vanno rafforzate le misure contro il caro carburanti per il trasporto pesante”. “Stiamo incontrando i leader delle forze politiche proprio per approfondire il confronto su quelle che a nostro avviso sono le scelte necessarie per affrontare le emergenze e rilanciare produttività, crescita, occupazione e coesione. Servono buone riforme e buoni investimenti a partire dal cantiere del Pnrr. L’emergenza energia si è aggravata ulteriormente – ha concluso Sangalli – allora occorre fare di più in Europa per il tetto al prezzo del gas, in Italia per i crediti d’imposta più robusti ed inclusivi”.