##Ferrari, chiude trimestre record e alza stime 2022

Vigna: Fiducioso per il futuro, portafoglio ordini oltre il 2023

AGO 2, 2022 -

Ferrari Milano, 2 ago. (askanews) – Ferrari chiude un secondo trimestre record per ricavi e ordini e alza le stime per l’intero anno, nonostante un leggero calo dei margini dovuto a un mix prodotto meno favorevole e a un aumento dei costi, bilanciati in parte dall’effetto cambi. Lo scorso anno a spingere la redditività sono stati i due modelli “icona” Monza SP1 e SP2 i cui ultimi esemplari sono stati consegnati nel primo trimestre di quest’anno. A trainare le vendite sono state la Portofino M e la famiglia F8, con quasi una vettura su cinque consegnata “ibrida”. Positiva la reazione del titolo in Borsa che ha chiuso in rialzo dell’1% a 209 euro, a fronte di un calo del Ftse Mib dello 0,35%. “La qualità dei primi sei mesi e la robustezza del nostro business ci permettono di rivedere al rialzo la guidance per il 2022 su tutte le metriche. Guardiamo al futuro con grande fiducia, abbiamo un portafoglio ordini che va ben oltre il 2023”, ha dichiarato l’Ad Benedetto Vigna durante la conference call con gli analisti. I ricavi del trimestre sono pari a 1,29 miliardi (+25%), a fronte di consegne in aumento del 28,7% a 3.455 unità. L’Ebitda raggiunge quota 446 milioni (+15%), pari a un margine del 34,6% (37,4% nel II trim. 2021, grazie al contributo della SP). In aumento del 22% a 251 milioni l’utile netto. Nel semestre i numeri indicano ricavi per 2,47 miliardi (+21%) a fronte di 6.706 consegne (+23%). L’Ebitda si attesta a 869 milioni (+14%), pari a un margine del 35,1% (37,3% nel primo semestre 2021). L’utile netto dei sei mesi è di 490 milioni (+19%). “Ci aspettiamo un aumento dei margini operativi nel secondo semestre rispetto alla guidance precedente grazie all’aumento dei ricavi da personalizzazioni, all’effetto cambi e all’assenza dei costi one-off del secondo trimestre”, ha detto il Cfo Antonio Picca Piccon. Ferrari ha infatti rivisto al rialzo le stime di Ebitda adjusted per l’intero anno a 1,7-1,73 mld (da 1,65-1,7 mld) pari a un margine superiore al 35%, insieme a quelle dei ricavi visti ora a 4,9 miliardi (da 4,8 mld). Ai risultati del trimestre hanno contribuito tutte le aree geografiche, in particolare le Americhe (consegne +62% a 1.053 unità) grazie anche all’effetto traino della F1 targata Usa. “Gli ordini crescono di pari passo con l’interesse per la F1”, ha detto Vigna che non dà per perso il mondiale 2022: “Continuiamo a lottare”. In forte crescita anche Cina, Hong Kong e Taiwan (+116% a 358 unità). A livello prodotti, Vigna ha confermato la presentazione del suv Purosangue a settembre e il via alla commercializzazione a inizio 2023, quando arriverà l’altra modello “Icona”: la Ferrari Daytona SP3 prodotta in 599 esemplari al prezzo di circa 2 milioni di euro. Nel 2025 invece arriverà la prima Ferrari 100% elettrica che farà parte di un pacchetto di 15 nuovi modelli attesi entro il 2026, fra cui la nuova “super car”. Per il 2023 Ferrari prevede un calo della crescita dei volumi rispetto a quella attesa quest’anno che sarà compensato da un aumento dei prezzi a partire dal primo trimestre.