Costi energia terziario, analisi Confcommercio: aumenti fino a +150%

24 mld bolletta per imprese in 2022

LUG 30, 2022 -

Energia Roma, 30 lug. (askanews) – A luglio 2022, rispetto ad aprile, scende del 14% il prezzo delle offerte di elettricità pagato dal settore terziario, mentre è in lieve aumento il prezzo delle offerte del gas naturale (+3%). Questo rincaro riguarda, al momento, solo quella parte di imprese che consuma gas ad uso alimentare ma è nelle stagioni autunnali ed invernali, ossia quando il riscaldamento tornerà in funzione, che potrebbe sentirsi maggiormente il peso della dipendenza dalla Russia in termini di costo del gas, soprattutto in caso di riduzione delle forniture. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Confcommercio Energia, analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia. In ogni caso, il costo dell’energia continua ad essere ancora molto lontano dai valori dello scorso anno: nel confronto tra luglio 2021 e luglio 2022, infatti, gli aumenti della spesa annuale arrivano a toccare punte del +122% per l’elettricità e del 154% per il gas. Continua a crescere anche il costo dei carburanti: dall’inizio della pandemia a giugno 2022, i prezzi alla pompa di benzina e gasolio per autotrazione hanno subito un rincaro, rispettivamente, del 30% e del 35%. Aumenti che sarebbero stati ancora più consistenti senza il calo delle accise varato dal governo. Complessivamente – secondo lo studio – la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 24 mld €, più del doppio rispetto al 2021 (11 mld €) ma comunque in leggero ribasso rispetto alle previsioni dello scorso aprile (-3 mld €). I dati confermano che, nonostante l’apparente stabilizzazione dei prezzi energetici, il costo dell’energia e dei carburanti continua a pesare enormemente sui bilanci delle imprese del terziario ed è destinato a crescere ulteriormente a seguito delle recenti, nuove restrizioni nelle forniture di gas dalla Russia: Il costo annuale dell’energia elettrica e del gas naturale che, nel 2021, le imprese del terziario sostenevano è ben altra cosa rispetto ai valori registrati nel 2022. Nel confronto tra luglio 2021 e luglio 2022, la “bolletta annuale” di elettricità (fig. 4) è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+55.000€), ristoranti (+8.000€), bar (+4.000€), negozi di generi alimentari (+18.000€) e negozi non alimentari (+4.000€). Altrettanto significativi gli incrementi della spesa annua per il gas (fig. 5) – sempre nel confronto tra luglio 2021 e luglio 2022 – sia per il settore alberghiero (+15.000€) che per i ristoranti (+6.000€). Anche i bar, i negozi di generi alimentari (e non) sono stati colpiti dal “caro gas”, il cui rincaro annuale è pari a un valore che si aggira tra il +120% e il +130%. Ciononostante – sempre secondo l’Osservatorio Confcommercio Energia, realizzato in collaborazione con Nomisma Energia – il prezzo delle offerte di elettricità pagato dal settore terziario, nel mese di luglio 2022, è leggermente diminuito, passando da 0,50 €/kWh di aprile a 0,43 €/kWh di luglio (-14%), ma rimane comunque su livelli elevati rispetto ai dati registrati nel 2021 (fig. 6). Lievi aumenti si evidenziano, invece, per il prezzo delle offerte del gas naturale (fig. 7) che – sempre nel mese di luglio – è arrivato a toccare 1,51 €/Smc rispetto ai 1,46 €/Smc di aprile (+3%). Il trasporto merci e passeggeri, invece, risente fortemente delle dinamiche di prezzo internazionali dei carburanti: dall’inizio della pandemia ad oggi, il prezzo internazionale del greggio è aumentato del 90%, mentre quello della benzina e del gasolio diesel, rispettivamente, del 135% e del 143%. Dall’inizio della pandemia (febbraio 2020), il prezzo medio mensile alla pompa – di benzina e gasolio per autotrazione – è salito in modo considerevole. Il prezzo della benzina è aumentato, tra febbraio 2020 e giugno 2022, del 30% (passando da 1,559 €/lt a 2,021 €/lt). Ancora maggiore è il rincaro del gasolio (+35%), che da 1,451 €/lt di febbraio 2020 arriva a toccare 1,957 €/lt a giugno 2022. Rincari che sarebbero stati più consistenti senza il calo delle accise, scese il 22 marzo 2022 da 0,73 €/lt a 0,48 €/lt per la benzina e da 0,62 €/lt a 0,37 €/lt per il gasolio (Fig. 9). Tra febbraio 2020 e giugno 2022, la spesa annuale in carburanti per un autocarro con portata uguale o superiore a 7,5 tonnellate è aumentata del 43% (per un totale di circa 55.600 €/anno), mentre un autocarro con portata inferiore a 7,5 tonnellate ha invece incrementato le sue spese in carburante del 35% (per un totale di circa 25.000 €/anno). Anche i veicoli commerciali hanno visto salire di oltre 1/3 le spese del carburante: a 8.200 €/anno i mezzi inferiori alle 3,5 tonnellate e a 8.900 €/anno quelli con portata uguale o superiore a 3,5 tonnellate.