Stellantis, Imparato: Alfa Romeo in utile, facciamo soldi

In I sem. raggiunti risultati di intero 2021. B-Suv nel 2024

LUG 29, 2022 -

Stellantis Milano, 29 lug. (askanews) – “Siamo tornati in utile, facciamo soldi”. Parola dell’Ad di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato che, all’indomani dei conti record Stellantis, ha organizzato un incontro in streaming con la stampa per fare il punto sul brand del Biscione. “I nostri risultati sono allineati a quelli di Stellantis. Nel primo semestre abbiamo raggiunto gli stessi profitti e lo stesso livello di contribuzione ai risultati del gruppo dell’intero 2021. Se in questo contesto difficile siamo stati capaci di resistere a livello di net revenue vuol dire che quando aggiungeremo il contributo di Tonale abbiamo buone possibilità di consolidare i risultati”, ha detto Imparato. Il Ceo non ha voluto parlare di cifre per questioni di riservatezza, limitandosi a indicare un Aoi margin allineato ai livelli del segmento premium di Stellantis e un pricing superiore a quello del competitor Bmw. Nel primo semestre Alfa Romeo ha consegnato 25mila vettura come nel 2021 (48mila nell’intero anno), ma a fronte di un calo del mercato auto globale del 15%. Di queste un terzo sono Giulia (“il modello berlina resta strategico per Alfa”) e il resto Stelvio. Tonale, la cui vendita è iniziata a inizio giugno con il 130 CV (da poco sono disponibili anche il 160 CV e il diesel) ha già registrato a fine luglio 12-13mila ordini (1.300 a giugno) pari a due mesi e mezzo di produzione che potrebbero salire a 13-14mila in quest’ultimo weekend del mese. A settembre nello stabilimento di Pomigliano entrerà in produzione anche la versione con la guida a destra per il mercato inglese, mentre a novembre arriverà l’atteso ibrido plug-in e la piena occupazione per Pomigliano su un turno. “Sono molto contento dei risultati. Oggi su 100 ordini 27% sono di clienti Alfa, il resto sono nuovi clienti. Se questo dato viene confermato anche con il B2B è un’ottima notizia”. Il focus però non sono i volumi, ma la qualità. “Non parliamo di volumi, anche se la quota di mercato di Stelvio e Giulia è cresciuta, ma di qualità. Fondamentale il controllo dei costi in un mondo che va verso la recessione. Dobbiamo dimostrare la nostra capacità di resilienza”, ha detto Imparato. Per contenere i costi, Imparato ha lavorato molto sui due impianti di produzione del brand, Cassino e Pomigliano puntando sull’efficientamento e sulla semplificazione dei processi produttivi. I transformation costs (personalizzazioni) sono diminuiti rispettivamente del 50% e del 20% e i costi delle garanzie per guasti e difetti sono diminuiti del 40%. Sul fronte prodotti ci saranno aggiornamenti per Giulia e Stelvio che saranno presentati il prossimo novembre insieme alla versione plug-in della Tonale e al piano per il 2023. Non si chiamerà invece Brennero il B-suv che arriverà a marzo 2024 con un nome ancora da identificare: “sarà rispettoso della storia di Alfa Romeo. Stiamo riflettendo sulla naming strategy del brand fino al 2030 che valideremo a settembre”. A livello geografico, Alfa punterà molto sugli Stati Uniti, sempre più mercato di riferimento di Stellantis e dove Alfa nel 2021 ha generato metà delle vendite (22-23 mila auto). “Il modello Alfa Romeo che uscirà nel 2027 sarà sviluppato, ma non prodotto negli Usa perché è un mercato strategico che richiede una personalizzazione del prodotto che sarà poi venduto anche in Europa e Asia. Decideremo che tipo di auto sarà entro fine 2022 e una squadra si trasferirà negli Usa per seguirne lo sviluppo. Da valutare se sarà un E-suv, un crossover o una berlina”, ha detto Imparato. Alla domanda se in futuro Alfa produrrà anche in altri paesi oltre l’Italia, Imparato ha detto: “Sicuramente non produrremo in Cina. Gli Stati Uniti sono da valutare, ma è una decisione che non dipende da noi, ma dal comitato industriale del gruppo. Io lavoro per rendere Cassino e Pomigliano competitivi a livello globale”. Sul fronte delle motorizzazioni invece Imparato non ha dubbi: “il futuro è elettrico, il termico è morto. Ci sarà spazio per l’idrogeno verde, mentre i carburanti bio li vedo solo per volumi ridotti e F1. Entro tre anni contiamo di raggiungere un buon livello di sviluppo per essere pronti al full electric nel 2027. L’obiettivo è utilizzare architetture a 800 volt per ridurre i tempi di ricarica, batterie con autonomia di 700 km e performance di livello (0-100 in 3 secondi). Il focus per Alfa saranno design, power train e software”. Altro tema toccato è la Cina, dopo la rottura della jv con Gac da parte di Stellantis. “Confermo la strategia “asset light” in Cina anche per Alfa Romeo. Faremo squadra con Jeep e DS, probabilmente faremo assemblaggio, avremo una sales company in comune e svilupperemo la rete distributiva in modo sincronizzato”. Infine la F1. “E’ una scuola di eccellenza e fa parte di nostro dna. Ma ogni anno facciamo il punto a luglio sulla prossima stagione. Ho firmato oggi il rinnovo della partnership con Sauber quindi nel 2023 ci saremo. Per il futuro molto dipenderà dal ritorno sugli investimenti e dai risultati”.