Inflazione alta e poca crescita, il fondo monetario non vede bene la Germania

Il rischio maggiore è l'eventuale stop sulle rimanenti forniture di gas russo

LUG 20, 2022 -

Economia Roma, 20 lug. (askanews) – Inflazione al rialzo in Germania e crescita economica in rallentamento, mentre come molti altri paesi europei il rischio maggiore è rappresentato da ulteriori tagli alle rimanenti forniture di gas dalla Russia: “potrebbero provocare riduzioni rilevanti dell’attività economica e aumenti dell’inflazione”. Lo afferma il Fondo monetario internazionale nella rapporto pubblicato al termine della missione annuale nel paese (ex articolo IV). L’istituzione di Washington rileva che prima dell’invasione russa dell’Ucraina l’attività economica tedesca si stava consolidando ma poi il conflitto ha creato “nuovi venti contrari, tra cui una riduzione dei flussi di gas dalla Russia, aumenti dei prezzi dell’energia, scarsità di materie prime chiave, debolezza della domanda, della fiducia e inasprimento delle condizioni finanziarie”. E così ora l’istituzione di Washington prevede una crescita economica che risulterà attenuata all’1,2% quest’anno, a fronte del più 2,9% del 2021, con un ulteriore indebolimento al più 0,8% il prossimo. La disoccupazione quest’anno calerà a ulteriori minimi storici, al 3,1% ma nel 2023 dovrebbe risalire al 3,4%. Nota dolente per i consumatori tedeschi, come per quelli di mezzo mondo è rappresentata dall’inflazione: dopo il più 3,2% dei prezzi dello scorso anno nel 2022 il carovita in Germania raggiungerà il 7,7%, per attenuarsi solo in parte al 4,8% nel 2023. Voz/Int2