Etichettatura Ue, Confagricoltura: siamo molto preoccupati

"Serve un sistema chiaro che aiuti a scegliere cibi sani"

LUG 19, 2022 -

Alimenti Milano, 19 lug. (askanews) – “Siamo convinti che riassumere le qualità nutrizionali di un prodotto alimentare con una lettera o con un colore risulti poco convincente e, in alcuni casi, addirittura fuorviante per i consumatori”. Questo l’appello di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura a proposito della possibile definizione di un sistema di etichettatura europeo, che sarà presentato in autunno, ma delineato nei prossimi giorni. “Siamo molto preoccupati – ha sottolineato Giansanti – del potenziale enorme impatto negativo sui nostri prodotti, se sistemi come il Nutri-Score saranno scelti dalla Commissione. Mantenere viva l’attenzione sul nuovo sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco (FOPNL) che sarà scelto è fondamentale, per questo abbiamo ritenuto indispensabile continuare nella nostra azione di sensibilizzazione scrivendo al Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, agli eurodeputati e al Governo”. Confagricoltura e gran parte del sistema Italia ritengono infatti che “una concezione eccessivamente semplicistica e poco aderente alle reali peculiarità degli alimenti non può e non deve essere adottata. Basarsi esclusivamente sulla quantità di calorie, grassi e zuccheri di un alimento non fornisce una valutazione complessiva della qualità dell’alimento in esame e rischia perfino di ottenere l’effetto contrario di quello desiderato, inducendo in errore il consumatore”. “È diventato vitale ricordare alla Commissione la nostra posizione e la nostra opposizione al Nutri-Score. Occorre sensibilizzare tutti i policy makers coinvolti nel processo decisionale dell’Unione europea, rimarcando come sistemi di etichettatura del tipo Nutriscore non assolvono il compito loro assegnato dalla Farm to Fork, vale a dire aiutare i consumatori a scegliere cibi salubri. E’ il momento di agire e capitalizzare tutti gli sforzi fatti – ha concluso la lettera del presidente di Confagricoltura – affiancandoci in questa battaglia coinvolgendo gli eurodeputati di altri Stati europei e facendo pressione sulla Commissione per scegliere un’etichettatura che non ci penalizzi”.