Secondo Bernabè la crisi energetica durerà almeno quattro anni

Il manager: impossbile decarbonizzare subito, politici hanno mancato

LUG 12, 2022 -

Gas Roma, 12 lug. (askanews) – La crisi energetica durerà “almeno quattro anni”. L’afferma in un’intervista pubblicata oggi dalla Stampa il presidente d’Acciaierie d’Italia Franco Barnabè, segnalando che la sostituzione del fas con fonti rinnovabili secondo i piani della Commissione Ue è un progetto velleitario e attaccando “l’esplosione mediatica del fenomeno (Greta) Thunberg” che è “difficile da giustificare”. “I prezzi del gas, dai quali dipendono quelli dell’energia elettrica, hanno cominciato ad aumentare a partire dal secondo semestre del 2021, nel corso dell’estate c’è stata l’accelerazione”, ha segnalato Bernabè. “L’esplosione è stata determinata da una concomitanza di fattori sul lato della domanda e dell’offerta. Su quest’ultima ha influito la riduzione della produzione di energia eolica nel Mare del Nord e di energia idroelettrica in Argentina e Brasile. Contemporaneamente si è registrata una forte ripresa della domanda di energia in Europa, Giappone, Corea e Cina, in conseguenza della ripresa post-Covid. A quel punto si è mossa la Russia, preparando le condizioni per attaccare l’Ucraina”, ha ricostruito Bernabé. In particolare, Mosca “a partire dal terzo trimestre 2021, pur mantenendo i livelli delle forniture sui contratti a lungo termine, ha drasticamente ridotto l’offerta sul mercato spot: così si è innescata la corsa al rialzo dei prezzi”, ha spiegato il manager. La crisi durerà “almeno quattro” anni, “finché non entreranno in marcia nuovi impianti di Gnl (gas naturale liquido, ndr.) a livello internazionale”, continuando a mancare il gas russo “perché i rapporti tra Europa e Russia sono ormai compromessi, il confronto geopolitico continuerà, la tensione persisterà”, ha detto ancora Bernabè. Per il manager, “il messaggio del decarbonizzare subito è irrazionale” e “chiunque aveva responsabilità politiche avrebbe dovuto riportare il dibattito all’interno della razionalità, invece di farsi trascinare”. A mancare è stato “tutto il sistema politico, nazionale e internazionale. I politici di oggi corrono dietro ai social media. Invece di pianificare nel lungo peeriodo il benessere dei loro paesi, dicendo la verità, hanno cercato il consneso facile rinunciando a un progetto serio di transizione energetica, che va fatta”. Mos/Int13