Bolton: nuova governance e un advisory board per la sostenibilità

Presentato il quarto Bilancio di Sostenibilità

LUG 7, 2022 -

Sostenibilità Milano, 7 lug. (askanews) – Nuova governance interna con un Sustainability Advisory Board e la nomina di un Sustainable Development director che risponde direttamente al board; ampliamento e rinnovo della partnership internazionali; e miglioramenti significativi negli indicatori di sostenibilità: Sono le principali evidenze che emergono dal quarto Bilancio di Sostenibilità del gruppo Bolton, impresa multinazionale familiare italiana, presieduta da Marina Nissim, che produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo. Il 2021 – come emerge dal documento – è stato per il gruppo un anno segnato da una serie di azioni con impatto importate sulle strategie di sostenibilità dell’impresa. Tra queste la scelta di creare la figura del Sustainable Development Director – incarico affidato a Ylenia Tommasato – che ricopre un ruolo di coordinamento delle attività implementate dalle diverse Business Unit. Per ciascuna Unit, inoltre, sono stati identificati dei responsabili di sostenibilità con team dedicati, che rispondono agli amministratori delegati o ai direttori generali delle diverse aree di business. Il gruppo si è inoltre dotato di un Sustainability Advisory Board: un comitato di esperti indipendenti esterni all’azienda che avrà il compito di stimolare e arricchire il percorso del Gruppo attraverso il confronto periodico con il Consiglio di Amministrazione. Oltre al rafforzamento della governance interna, Bolton ha poi continuato il suo impegno nelle partnership e nelle iniziative con organizzazioni internazionali, tra le quali WWF, Oxfam, il Global Compact delle Nazioni Unite, ISSF, Valore D e il Banco Alimentare. In particolare è stata rinnovata per altri 4 anni la collaborazione con WWF, con obiettivi ancora più ambiziosi in tema di pesca responsabile e tutela della salute dell’oceano. Insieme al WWF è stato anche avviato un tavolo di lavoro congiunto per l’analisi della sostenibilità delle confezioni e l’identificazione di percorsi di miglioramento, con particolare riguardo all’utilizzo più responsabile della plastica. Da questo dialogo sono scaturiti nuovi cantieri di ricerca per lo sviluppo di solari ecocompatibili in collaborazione con l’Università delle Marche. Da marzo del 2021 il Gruppo ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa del mondo con oltre 15 mila aziende partecipanti in più di 165 paesi. Tale partnership si inserisce nella strategia del Gruppo e ha l’obiettivo di allineare strategie e progetti a dieci principi universali tra cui il rispetto dei diritti umani, dell’ambiente, del lavoro, oltreché supportare l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi nell’agenda globale 2030. Nel 2021 Bolton inoltre, in linea con il suo piano strategico di espansione, ha acquisito tre nuove realtà con un focus particolare in termini di sostenibilità: Wild Planet Foods, azienda statunitense leader nell’innovazione e pioniera nel mercato delle conserve di pesce pescato in modo responsabile, Madel azienda italiana leader nel segmento dei prodotti per la casa a basso impatto ambientale e The Tuna Store, azienda statunitense fornitrice di prodotti a marchio privato a base di tonno con alti standard in termini di qualità, sostenibilità e tracciabilità. La nuova edizione del Bilancio mostra anche un miglioramento degli indicatori di performance, in relazione agli obiettivi che il gruppo si è posto in quattro ambiti di riferimento: filiere, produzione, dipendenti e comunità. In linea con lo scorso anno, circa il 70% del tonno a marchio Rio Mare, Saupiquet, Cuca e Palmera e Isabel è stato pescato responsabilmente. L’obiettivo è di raggiungere il 100% nel 2024. Nel 2021 l’86% di packaging utilizzato dall’azienda è riciclabile o riutilizzabile, in miglioramento rispetto all’84% dello scorso anno e con il traguardo del 100% entro il 2025. Alcuni brand del gruppo hanno già raggiunto ottimi risultati: il 96% delle confezioni Collistar è riciclabile o riutilizzabile mentre le confezioni dei prodotti a marchio OMIA e Chilly sono riciclabili rispettivamente al 97% e 99%. L’utilizzo di plastica riciclata è stato pari al 12% in termini di imballaggi utilizzati dal gruppo, con un risparmio complessivo di oltre 2.200 tonnellate di plastica vergine, in netto miglioramento rispetto al 5% del 2020 e con l’obiettivo di portarlo al 40% nel corso dei prossimi 4 anni. I brand della categoria Home & Personal Care e Adesivi – WC Net, Omino Bianco, Smac, Borotalco, Neutro Roberts e UHU – si sono particolarmente impegnati a trovare soluzioni innovative in modo da aumentare significativamente l’uso di plastica riciclata o biobased. L’81% dell’energia utilizzata dalle attività del gruppo è proveniente da fonti rinnovabili, in miglioramento rispetto al 78% dell’anno precedente e con l’obiettivo di arrivare al 100%. Le emissioni di anidride carbonica per prodotto finito presso gli stabilimenti produttivi sono state ridotte del 17% rispetto al 2017. L’obiettivo è di raggiungere entro il 2025 il -20% CO2 per tonnellata di prodotto finito rispetto al 2017. Nel 2021 il 95% dei rifiuti provenienti dagli stabilimenti produttivi è stato recuperato o riciclato. Un dato in miglioramento rispetto al 2020, in cui questo valore si attestava al 93%. L’obiettivo è quello di raggiungere il 100%. Nel 2021 è stata ridotta del 20% la frequenza degli infortuni frutto anche dell’incremento delle ore di formazione per i dipendenti degli stabilimenti produttivi. Bolton ha continuato a sostenere le comunità in cui opera attraverso la donazione di prodotti per le emergenze e a supporto di organizzazioni che offrono aiuto alle famiglie indigenti. Sono 4 milioni i prodotti donati nel 2021, dato in aumento rispetto al 2020. (nella foto: Marina Nissim, presidenete gruppo Bolton)