Il leader della Cgil Landini: l’autunno è già caldo, la gente non ce la fa

"Non è il momento di una tantum ma di riforme strutturali"

LUG 1, 2022 -

Inflazione Roma, 1 lug. (askanews) – “L’autunno è già caldo” e “già adesso la gente non ce la fa”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, in occasione dell’evento Il lavoro incontra. “Noi stiamo dicendo al governo che è il soggetto che dovrà rinnovare i contratti per i prossimi anni, sia ai privati, che non siamo più disponibili ad accettare il riferimento all’inflazione depurato dall’energia. Accettare una logica del genere oggi vuol dire programmare la riduzione dei salari”, ha aggiunto. Per Landini “servono riforme strutturali. C’è il problema di cosa mettere nella legge di bilancio perchè non è il momento delle una tantum ma di interventi strutturali”. E per aumentare i salari “tutto il cuneo deve andare ai lavoratori. Non è il momento di ‘dividiamo un po’ tutti”. Per i salari “c’è sia un problema fiscale, sia un problema contrattuale. Se i salari sono bassi – ha aggiunto – c’è un unico modo: bisogna aumentarli”. “Nel confronto col governo sulla legge di bilancio noi non abbiamo intenzione di fare da spettatori, vogliamo discuterne prima”, ha poi avvertito il leader sindacale, sottolineando: “Vogliamo un rapporto alla pari con le forze politiche. Il sindacato svolge una funzione politica non perchè si sostituisce ai partiti ma perchè rappresenta gli interessi di tutti i lavoratori”. Bisogna, dunque, avere “la possibilità di essere coinvolti, noi oggi siamo poco ascoltati con il governo”. Mlp/Int14