Fininvest: utile oltre livelli pre-Covid, ai Berlusconi 150 mln dividendi

Avanzo di 250 mln: consideriamo eventuali ulteriori opportunità di crescita

GIU 29, 2022 -

Fininvest Milano, 29 giu. (askanews) – Il gruppo Fininvest chiude il 2021 con un utile balzato a 360 milioni, oltre i livelli pre-Covid, e distribuisce ai suoi azionisti – la famiglia Berlusconi – dividendi per complessivi 150 milioni, in aumento rispetto ai 100 milioni dello scorso anno, quando erano stati attinti dalle riserve. L’assemblea degli azionisti della holding, cui fanno capo, tra le altre, le partecipazioni in MFE-Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum, ha approvato il bilancio 2021 della capogruppo, che ha registrato un utile di 361,2 milioni rispetto alla perdita di 27 milioni dell’esercizio precedente, che scontava il venir meno della contabilizzazione dei dividendi delle partecipate a causa della pandemia. A livello consolidato i ricavi sono cresciuti di oltre il 10%, l’ebit è positivo per 374 milioni (con una redditività salita dal 6 a quasi il 10%) e l’utile ammonta a circa 360 milioni, più che raddoppiato di 141,2 milioni del 2020 e in miglioramento anche sul 2019 (220,3 mln). “Le pesanti incertezze che a livello planetario gravano su questo primo scorcio del 2022 non possono minimamente inficiare gli eccellenti risultati conseguiti dal Gruppo Fininvest nel corso del 2021”, sottolinea una nota della holding della famiglia Berlusconi. “Alla base di tali risultati ci sono due principali fattori: la svolta positiva fatta registrare dal quadro economico e finanziario in tutto il mondo dopo la drammatica crisi pandemica, e la capacità che il gruppo ha avuto di reagire alla crisi in modo deciso e tempestivo sul fronte dell’efficienza e del miglioramento dei processi, così da farsi trovare pronto a cogliere le nuove opportunità che la ripartenza complessiva ha generato”. Pur a fronte di importanti investimenti in acquisizioni strategiche effettuati da parte sia di MFE sia di Mondadori, sottolinea Fininvest, si è registrato nel 2021 un netto miglioramento della posizione debitoria, con un avanzo di oltre 250 milioni. “Un dato che certifica una più che rassicurante stabilità finanziaria e che permette di considerare eventuali ulteriori opportunità di crescita”. L’avanzo finanziario è stato realizzato essenzialmente grazie a una generazione di cassa ordinaria positiva per 733 milioni, cifra più che raddoppiata rispetto a quelle del 2020 e del 2019. La posizione finanziaria netta del gruppo al 31 dicembre 2021 (considerando gli adeguamenti al principio contabile IFRS16) presenta invece un indebitamento di 1,146 miliardi rispetto ai 1,397 miliardi del 31 dicembre 2020.