Al Consiglio Ue focus sull’energia, Draghi (e altri) in pressing sul gas

Ma sul tema le posizioni dei leader appaiono molto distanti

GIU 24, 2022 -

Bruxelles Bruxelles, 24 giu. (askanews) – La crisi energetica è al centro dei lavori del Consiglio europeo in corso a Bruxelles, ma sul tema le posizioni dei leader appaiono molto distanti. Ieri pomeriggio, nella prima giornata, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto di organizzare un Summit straordinario a luglio, dedicato solo al tema dell’energia e del gas. Una proposta che ha trovato il sostegno di alcuni Paesi, tra cui la Francia, ma che lascia molto “freddi” gli Stati del nord, guidati dall’Olanda. L’obiettivo di Roma è quello di forzare la mano per arrivare a porre un tetto al prezzo del gas. Nel precedente Consiglio, Draghi aveva ottenuto che fosse inserito il tema nella conclusioni, con la possibilità di un approfondimento da parte della Commissione. Sulla proposta, però, manca un ampio consenso. “Il price cap – ha ribadito il premier olandese Mark Rutta, leader dei cosiddetti ‘frugali’ – è sul tavolo da marzo. Ora stiamo valutando collettivamente i vantaggi e gli svantaggi. Non sono ancora convinto e non sono ideologicamente contrario. Quindi se qualcuno, Mario Draghi o altri, può dirmi: ecco le prove che dimostrano che funziona, allora sono a favore, ma tutte le prove che ho visto finora dicono che potrebbe non funzionare”. In questo contesto, dunque, per Rutte “non penso che avrebbe molto senso organizzare un vertice Ue straordinario sull’energia a luglio”. Sulla stessa linea la svedese Magdalena Andersson, secondo cui “se avessimo un incontro in più dovremmo essere in grado di prendere delle decisioni, altrimenti penso che forse non è il modo più produttivo di usare il nostro tempo”. Draghi però non intende mollare la presa, spalleggiato, tra gli altri, dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Afe-Loc/Int14