Prandini (Coldiretti): siccità, accelerare su bacini accumulo

Bene coordinamento per fronteggiare allarme su più fronti

GIU 23, 2022 -

Siccità Roma, 23 giu. (askanews) – “Con la morsa della siccità che non si allenta occorre accelerare sulla dichiarazione dello stato di emergenza nei territori più colpiti ma anche e soprattutto sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie”. E’ quanto chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo l’annuncio della decisione di istituire un coordinamento tra i Ministeri e la Protezione Civile per fronteggiare l’allarme siccità su più fronti, infrastrutturale, competenze regionali, eventuali ristori. “La situazione nei territori e le previsioni meteo per i prossimi giorni rendono sempre più evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% – denuncia il presidente della Coldiretti – evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno. L’Italia ha bisogno di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che in presenza di acqua potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale per garantire cibo al Paese”. “Quanto allo stato di emergenza, che avevamo chiesto nei giorni scorsi con una lettera al premier Mario Draghi e che le Regioni hanno condiviso, serve l’intervento del sistema della Protezione civile – conclude Prandini – per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.