Nomisma: nel 2022 corrono le vendite delle acque minerali italiane

In Italia +6,4%, export +33%. Boom delle "acque funzionali": +21%

GIU 22, 2022 -

Agroalimentare Milano, 22 giu. (askanews) – Dopo le contrazioni registrate durante la pandemia di Covid, e la ripresa dei consumi nel 2021 (+4,9% sul 2020), il mercato delle acque minerali italiane prosegue nella sua crescita anche in questi primi mesi del 2022: secondo i dati di NielsenIQ infatti, le vendite nel canale off-trade italiano (iper+super+lsp+discount) hanno registrato una crescita del +6,4% in valore e del +4,7% nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. E’ quanto emerge da un’indagine di “Mineral Water Monitor”, l’Osservatorio di Nomisma dedicato al settore delle acque minerali, che ha coinvolto mille acquirenti italiani di acqua confezionata con l’obiettivo di capire il modello di consumo e i nuovi trend di mercato, tra i quali le acque funzionali. Nonostante i dati confortanti, l’indagine evidenzia che i prossimi mesi potrebbero non essere rosei e diverse sono le incognite che incombono sul mercato a causa dell’attuale congiuntura economica. Si pensi non sono alla crescente inflazione ma anche alle previsioni di consumo al ribasso degli italiani relativamente alla spesa per prodotti alimentari e bevande, con le riduzioni più pesanti che interesseranno i consumi fuori casa. Tale calo si paleserà soprattutto nei mesi autunnali quando finirà l’effetto trainante di vacanze e turismo per i consumi “away from home”. In tale scenario, non si arresta la vendita in Italia delle “acque funzionali”, ossia quelle acque arricchite di elementi “utili all’organismo come vitamine e minerali, ma anche acido ialuronico ed estratti di erbe e frutta”. Nei primi mesi del 2022 tali prodotti hanno mostrato una crescita in GDO di oltre il +20% in valore rispetto al 2022 (dati NielsenIQ). “Sebbene rappresentino ancora una nicchia (meno dell’1% delle vendite in valore di acqua imbottigliata), le acque funzionali continuano a registrare tassi di crescita a doppia cifra” ha spiegato il senior project manager di Nomisma, Emanuele Di Faustino, aggiungendo che “al momento solo il 4% degli italiani le consuma, ma la ‘consumer base’ è destinata ad ampliarsi in futuro con il 13% che dichiara che vorrebbe provare le acque funzionali nei prossimi mesi”. A discapito di uno scenario di mercato estremamente complesso e pieno di insidie, l’export italiano di acqua minerale ha registrato nel 2022 una forte espansione. Secondo le analisi di “Mineral Water Monitor”, dopo il timido +1% segnato nel 2021 (variazione a valori sull’anno precedente) a causa di una contrazione della domanda che ha interessato alcuni dei principali mercati di destinazione delle acque italiane (Stati Uniti su tutti), il primo trimestre di quest’anno evidenzia una forte ripresa: +33% rispetto allo stesso periodo del 2021. In forte spolvero le esportazioni Made in Italy negli USA (+46% nel I trimestre 2022), mercato dove l’Italia detiene una market share del 36%, grazie soprattutto all’export di acqua minerale frizzante (89% dell’export totale italiano a valore), e nel Regno Unito (+77%). Bene anche Germania (+12%) e Svizzera (+23%) mentre è stazionario l’export verso la Francia. Quest’ultimo Paese, oltre a rappresentare la seconda destinazione delle vendite di acque italiane oltre i confini nazionali, è (al pari del vino) il principale nostro competitors sui mercati internazionali.