Crescono lavoratori domestici, oltre 961mila colf e badanti nel 2021

+18mila sul 2020, si torna ai livelli precedenti il 2014

GIU 22, 2022 -

Inps Roma, 22 giu. (askanews) – Nel 2021 i lavoratori domestici con contributi all’Inps sono stati 961.358, con un incremento del +1,9% rispetto al 2020 (+18.273 lavoratori). Si torna così ai livelli occupazionali precedenti il 2014, con una tendenza crescente iniziata nel 2020 (+9,9% rispetto al 2019). E’ quanto emerge dall’Aggiornamento Osservatorio Lavoratori domestici diffuso dall’Inps. Gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021 sono dovuti, inizialmente (marzo 2020), a una spontanea regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e, successivamente, al decreto “Rilancio” che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari – soprattutto per i lavoratori stranieri – e i cui effetti si sono estesi anche al 2021: tra il 2020 e il 2021, i lavoratori domestici stranieri sono aumentati del 3,2%. L’analisi dei dati sulle retribuzioni nel 2021 evidenzia che la maggior parte dei lavoratori domestici ha una retribuzione annua dai 13.000 euro in poi. Le donne in media hanno una retribuzione più alta rispetto agli uomini. Il 43,6% degli uomini si colloca sotto i 5.000 euro l’anno, contro il 40,4% delle donne. La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri (70% del totale). Nell’ultimo anno, infatti, il numero dei lavoratori stranieri è cresciuto del 3,2% rispetto all’anno precedente, mentre per la prima volta si registra una diminuzione dei lavoratori italiani (-0,9%). La maggior parte dei lavoratori domestici (344.466 lavoratori, pari al 35,8% del totale) proviene dall’Europa dell’Est; seguono i 288.749 lavoratori di cittadinanza italiana (30%), quelli provenienti dal Sud America (7,5%) e quelli dall’Asia Orientale (7,3%). Prevale la tipologia di lavoro “Colf” con il 53% del totale dei lavoratori, contro il 47% della tipologia “Badante”. La tipologia “Colf” è prevalente tra i lavoratori italiani e quasi tutti i lavoratori stranieri, ad eccezione di quelli provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Asia Medio Orientale e dall’America Centrale, in cui prevale la tipologia “Badante”. La classe d’età “50-54 anni” è quella con la maggior frequenza tra i lavoratori domestici, con un peso pari al 17% del totale, mentre il 19,2% ha un’età pari o superiore ai 60 anni e solo il 2,5% ha un’età inferiore ai 25 anni.