Conad chiude 2021 con fatturato a 17 mld (+6,5%), prima insegna Gdo

Pugliese: in questa situazione serve regime fiscale agevolato temporaneo

GIU 22, 2022 -

Conad Milano, 22 giu. (askanews) – Il fatturato di Conad nel 2021 ha toccato i 17 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente, nove volte la media del mercato (+0,7%). La quota di mercato si è consolidata negli ultimi 12 mesi, arrivando al 15,07% e confermando il ruolo di leadership di Conad come prima insegna della grande distribuzione italiana. È quello che emerge dal bilancio presentato ai soci delle cinque cooperative che compongono il consorzio Conad e approvato dai delegati dei soci hanno nel corso dell’assemblea che si è tenuta a Bologna. La marca del distributore Conad ha raggiunto a fine 2021 una quota del 31% sul totale delle vendite nel canale super e un fatturato pari a 4,8 miliardi di euro (+5,8% a valore rispetto al 2020). Anche la rete di vendita e il posizionamento di Conad sul territorio italiano si consolida nel 2021, con un numero di punti vendita pari a 3.332, a cui si vanno ad aggiungere 334 concept store (parafarmacie, ottici, pet store, distributori di carburante). In tutto, sottolinea una nota, i collaboratori del mondo Conad sono 72.636 unità, facendo di Conad il primo datore di lavoro italiano del commercio, e il terzo employer del settore privato in Italia. Positivo anche l’andamento del patrimonio netto aggregato, che ha raggiunto quota 3,1 miliardi di euro (+7,5% rispetto al 2020) e un valore assoluto quasi raddoppiato dal 2012 ad oggi. “Il 2021 è stato un anno in cui speravamo di superare la pandemia a mani basse. Ma così non è stato. Ci siamo portati dietro molti strascichi, tanta incertezza e paura. In questo contesto, siamo soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto, che dimostrano come il nostro modello di imprenditori associati in cooperativa sia in grado di produrre risultati anno dopo anno, aumentando la nostra rilevanza sul tessuto economico e sociale del Paese – ha dichiarato Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad – Siamo in prima linea per evitare il trasferimento dei rincari delle materie prime ai consumatori, e grazie al nostro paniere Bassi e fissi forniamo centinaia di prodotti indispensabili alle famiglie a prezzi ribassati e con una qualità che non teme confronti. Dobbiamo però riconoscere che ci troviamo di fronte a una situazione straordinaria, per cui sarebbero auspicabili interventi straordinari da parte del Governo. Ad esempio, approfondendo l’ipotesi di regimi fiscali temporanei agevolati sui prodotti a più alta frequenza d’acquisto”. Prosegue il piano di investimenti triennale (2021-2023) di Conad da 1,8 miliardi di euro destinato alla modernizzazione della rete di vendita secondo i quattro pilastri strategici dell’insegna: la canalizzazione, la marca del distributore, la sostenibilità e la digitalizzazione, con l’adozione di un approccio strategico improntato all’omnicanalità, intesa come integrazione circolare tra punto di vendita fisico e punti di contatto digitali. “Nell’anno della ripartenza, abbiamo sostenuto quotidianamente le comunità in cui operiamo, tenendo fede al nostro dovere di commercianti – – ha dichiarato in apertura di assemblea Valter Geri, presidente di Conad – lo abbiamo fatto promuovendo il nostro ruolo sociale, con oltre 500 punti vendita aperti nei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, ed effettuando investimenti di lungo periodo in sostenibilità, un valore su cui siamo e vogliamo essere sempre più leader, e che abbiamo messo in cima alla nostra piramide strategica”.