Mercoledì 22 giugno 2022 - 14:07
A causa della siccità raccolti ridotti fino al 40% e danni oltre il miliardo
Copagri: accelerare su stato emergenza e ristori per le aziende

“Se non si interviene prontamente – avverte Verrascina – si rischia di portare al collasso le migliaia di aziende agricole che sono già in forte sofferenza e che nonostante tutto continuano con grande senso di responsabilità ad assicurare il regolare rifornimento degli scaffali”.
Le situazioni di maggiore criticità sembrano essere al momento quelle del Centro Italia e in particolare della zona padana, dove si concentra circa un terzo della produzione agricola nazionale e oltre la metà di quella zootecnica.
“Ci troviamo alle soglie dell’arrivo del caldo torrido estivo, e a fronte dei già consistenti cali delle rese produttive, in particolare del grano, bisogna garantire l’acqua necessaria alla conclusione del ciclo produttivo di mais, soia, riso e pomodoro, colture molto idroesigenti, scongiurando il rischio di vedere accrescere ulteriormente la dipendenza dall’estero del nostro Paese”, aggiunge il presidente della Copagri.
“Nel ricordare che il comparto primario non spreca l’acqua, ma al contrario la utilizza per la produzione di cibo per poi restituirla alle falde acquifere e al reticolo idrico, riteniamo fondamentale che il governo si attivi quanto prima per definire le priorità di utilizzo della risorsa idrica, tenendo bene a mente la ciclicità dell’attività agricola, legata ai ritmi della natura, e adoperandosi prontamente per scongiurare una pericolosissima ‘guerra dell’acqua’”, continua Verrascina.
“Accanto alle misure da mettere in campo nel breve periodo per salvare la produttività agricola del Paese, bisogna poi ragionare su altri interventi a medio-lungo raggio, che anche grazie al PNRR possano garantire un concreto efficientamento delle rete infrastrutturale idrica nazionale, la quale attualmente sconta gravissime carenze che comportano una perdita media del 50% delle acque; il recupero degli invasi per la raccolta delle acque piovane nei periodi invernali, la bacinizzazione delle risorse idriche e la possibilità di desalinizzare le acque marine sono solo alcuni degli altri possibili interventi da attuare nel futuro”, conclude il presidente della Copagri.
Apa/Int14
