Bce: da Russia e Ucraina solo 2% di import di alimentari eurozona

Dipendenza limitata e si può alzare produzione, ma rincari persistenti

GIU 21, 2022 -

Bce Roma, 21 giu. (askanews) – La dipendenza dell’area euro dalle forniture alimentari di paesi coinvolti nella guerra in Ucraina è limitata, salvo alcuni specifici segmenti, come fertilizzanti, olio di semi e alcuni cereali in particolare per i paesi baltici e la Finlandia. Messe assieme, Russia, Ucraina e Bielorussia contano solo il 2% sul totale delle importaizoni dell’area. Tuttavia secondo uno studio della Bce l’inflazione alimentare risulta elevata e fortemente influenzata dai rincari dei prezzi a livello globale. E se solitamente gli aumenti dei prezzi degli alimentari tendono a riequilibrarsi nel medio termine, questa volta i rincari rischiano di risultare più persistenti. Tuttavia l’analisi rileva che c’è anche la possibilità di aumentare la produzione di alimentare nell’area euro, che peraltro è autonoma dal punto di vista produttivo: cioè produce più alimenti di quelli che consuma. Ma questo bilanciamento richiede un certo tempo ed è improbabile che sia in grado di limitare gli aumenti del prezzi nel breve termine. Secondo lo studio alcune pressioni potrebbero persistere anche nel 2023.