Smart mobility, giovani e innovazione

Convegno a Roma su presente e futuro mobilità intelligente nazionale

GIU 17, 2022 -

Mobilità Roma, 17 giu. (askanews) – Importante successo di pubblico al convegno “Presente e Futuro della Mobilità Intelligente Nazionale. Infrastrutture e sicurezza come presupposto per la connettività ed il monitoraggio nelle applicazioni critiche”, tenutosi a Roma presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma con il patrocinio dell’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) e della FOIR (Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma). Ad aprire i lavori il Presidente e il Vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma il Dott. Ing. Carla Cappiello e il Dott. Ing. Massimo Cerri. Il Presidente dell’ANGI Gabriele Ferrieri ha ricostruito lo scenario e il rapporto che intercorre tra la Smart Mobility, l’innovazione e i giovani: “La sfida per l’Italia è quella di intercettare opportunità progettuali ad alto valore tecnologica per la creazione di smart city e nuovi paradigmi per la future mobility. Aziende, startup, ricercatori e numerosi stakeholder pubblico privati sono al lavoro per rendere questo percorso virtuoso e propositivo nell’ottica sia di aumentare la competitività sia di colmare il divario digitale rispetto agli altri stati membri. L’innovazione e la sostenibilità sono e saranno punti centrali di questa importante rivoluzione in ottica digitale per il rilancio e la crescita del belpaese”, così il Presidente Ferrieri. Sono poi intervenuti, moderati dal Dott. Giorgio Cecchini – System Integrator Sistemi Ingegneria Complessa e dall’ Ing. Giovanni Nicolai – Presidente Commissione Aerospazio dell’Ordine Ingegneri della provincia di Roma; partendo da punti di osservazione differenti, un panel di opinion leader specializzati sul tema della Mobilità Intelligente tra cui: Sub. ING Angelo Tofalo – Commissione Difesa Esperto Cyber; Ing. Luigi Carrarini – Direzione Operation e Coordinamento Territoriale ANAS SpA; Dott. Massimiliano Garri – Innovation & Market Solutions; Dott. Andrea Ranchino – Sense REPLY; Dott. Candido Moschettoni – Chief Technical Officer and Co-Founder of White3; Proff. Ing. Luigi Martirano – Elettrica Sapienza DIAE; Ing. Alessandro Fuschiotto /Luca Avarello – Roma Servizi per la Mobilità; Ing. Marco Vitale – CEO Quadrans Fondation; Avv. Laura Cappello – OLegal Engineering e membro Quadrans; Ing. Paola Rocco – Presidente Commissione Sicurezza Informatica dell’Ordine Ingegneri della Provincia di Roma; Ing Giovanni Gasbarrone – Presidente Commissione Telecomunicazione e Transizione Digitale dell’Ordine Ingegneri della Provincia di Roma; Dott. Ciro Colarusso – Ceo della SGE ITALIA SRL; Dott. Ing. Massimo Cerri – Vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Presentata dal Prof. Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico dell’ANGI, l’indagine demoscopica “Innovazione e mobilità: i dati e gli orizzonti sulla Future Mobility all’insegna del digitale” promossa da ANGI Ricerche e realizzata da Lab21.01. dalla quale emerge, in maniera definita, l’opinione degli italiani sulla Smart Mobility, l’innovazione e il digitale. “Già dalla prima domanda “Secondo lei cosa rappresenta meglio il concetto di Smart Mobility?” si cominciano a delineare i portati di immagine che gli italiani hanno sul tema della Future Mobility e l’innovazione: al primo posto le “Auto private ibride o elettriche” con il 38,9%, seguite dalla “Mobilità urbana green e a basso inquinamento” (30,4%) e dai “Mezzi di trasporto pubblico ibridi o elettrici” (24,3%) – spiega il Prof. Baldassari – Mentre nelle prima due posizioni tra le azioni che si dovrebbero fare per favorire la Smart Mobility troviamo gli “Incentivi per l’acquisto di mezzi elettrici” (32,4%) e gli “Investimenti sull’innovazione e la tecnologia per migliorare la qualità della vita nelle città” (30,6%). Anche se affascinati dalle auto elettriche e ibride ancora 6 italiani su 10 se domani dovessero acquistare una nuova auto sceglierebbero quella alimentata da benzina o diesel, rintracciando quattro principali limiti che ancora creano distanza dall’acquisto ovvero: il costo di acquisto troppo elevato (34,8%), la limitata autonomia (30,1%), la difficoltà e lentezza del rifornimento (28,9%) e la quasi totale assenza del mercato dell’usato elettrico (6,2%).”