Startup, Bain: nel primo trimestre 2022 in Italia dimezzati i round

Solo 31, ma valori in linea con 2021. "Siamo un quarto della Spagna"

GIU 13, 2022 -

Venture capital Milano, 13 giu. (askanews) – Il venture capital ha puntato sull’Italia 365 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, in linea con i 359 del primo quarto 2021; ma nello stesso periodo le startup italiane hanno chiuso la metà dei round: appena 31 contro i 61 di un anno fa. E a incassare di più sono state le startup che avevano già raccolto importanti capitali nel 2021, come Scalapay ed Everli. E’ quanto emerge dal primo Italy Venture Capital Scanner di Bain & Company. Per il secondo trimestre 2022 Bain & Company si attende valori in linea con le performance dello scorso anno, quando a fine dicembre la somma degli investimenti ha superato per la prima volta la soglia del miliardo. La stretta nei round è uno degli effetti dell’attuale crisi internazionale “che spingerà i venture capital verso una maggior cautela sui nuovi investimenti e una loro focalizzazione verso piani di sostegno alle portfolio company”. Non ovunque con lo stesso impatto. “Data la conformazione del tessuto italiano, l’effetto della crisi internazionale sul mercato venture capital potrebbe essere più lieve rispetto ad altri Paesi europei”. In Europa, è la prospettiva di Bain, “potremmo assistere a un rallentamento delle quotazioni, alla luce dell’incertezza dei mercati e delle svendite in particolare sul settore tech. Tuttavia, anche in questo caso, l’impatto sul mercato italiano sarà più contenuto, considerato il minor numero di startup presenti nel nostro Paese in fase pre-Ipo”, si legge. “Le risorse del Pnrr potrebbero fornire un contributo fondamentale per la crescita del mercato venture capital italiano, soprattutto sui temi di transizione energetica e digitale”, ha detto Emanuele Veratti, partner e digital practice leader di Bain & Company. “Il nostro Paese – ha aggiunto Alessandro Cannarsi, partner della practice private equity di Bain & Company – ha catturato nel 2021 solo l’1% degli investimenti venture capital in Europa. Il mercato spagnolo è risultato due volte più grande dell’Italia come numero di deal e quattro volte più grande di valore, anche per via del maggior numero di mega deal superiori a 100 milioni di euro”.