Startup, Tinacci (Casavo): stretta venture capital è opportunità

Founder: servono risorse per crescita, Ipo plausibile ma non ora

GIU 9, 2022 -

Startup Milano, 9 giu. (askanews) – La stretta sui finanziamenti alle startup dall’industria del venture capital, partita negli Stati uniti con effetti anche in Europa, “è una opportunità per le imprese con un business model definito. E’ un riassestamento, ma se c’è minore disponibilità di capitale i fondi sono allocati in maniera più efficiente e gli imprenditori possono prendere decisioni più sane”. Niente paura, insomma, per Giorgio Tinacci, fondatore e amministratore delegato di Casavo, startup italiana dell’immobiliare che da quando è stata fondata nel 2017 ha raccolto sul mercato, tra equity e debito, 450 milioni di euro da investitori come, tra gli altri, Goldman Sachs, Exor e P101. La sforbiciata sugli investimenti del venture capital, con 30 miliardi in meno scommessi tra marzo e maggio 2022 rispetto all’anno precedente, non è detto che scateni un effetto domino “come il Duemila”, con lo scoppio della bolla delle dot-com, perché “i driver sono diversi. Ma che le prospettive per i prossimi 12-24 mesi saranno queste è un dato di fatto”, aggiunge il top manager ad askanews. Per Casavo, che nel 2021 ha “triplicato il suo fatturato portandolo a tre cifre”, ora “l’obiettivo è essere attrezzati per i prossimi 12-24 mesi, visto il contesto macro economico, e avere le risorse necessarie per sostenere la crescita”. Questo, sottolinea Tinacci, non significa che sia in corso un round di finanziamento, “ma speriamo di poter annunciare qualcosa a breve”. Non una quotazione in Borsa: “Non è adesso nei piani, ma è uno scenario plausibile in futuro per permettere una exit anche agli investitori. La quotazione – chiosa – è anche una opportunità per diventare campione europeo”.