Carlo Piccinini nuovo presidente di Fedagripesca Confcooperative

"Rimandare Farm to fork e ridurre cuneo fiscale"

GIU 9, 2022 -

Agroalimentare Roma, 9 giu. (askanews) – È Carlo Piccinini il nuovo presidente di Confcooperative FedAgriPesca. Quarantanove anni, modenese, laurea in Economia e Commercio, vice presidente della cantina sociale di Carpi Sorbara, Piccinini è stato alla guida di Fedagripesca Emilia Romagna dal 2014 al 2022 ed è attuale presidente di Confcooperative Modena. L’elezione è arrivata nel corso dell’Assemblea nazionale dell’associazione, in corso a Roma alla presenza di oltre 300 delegati. Piccinini subentra al presidente uscente Giorgio Mercuri, che è rimasto in carica due mandati. “Oggi le nostre imprese vivono un momento di grande difficoltà – ha detto il neo presidente – dovuto all’aumento generalizzato dei costi delle materie prime, dei costi energetici e di produzione e la carenza di manodopera in un quadro segnato dall’instabilità geopolitica causata dalla guerra; sul piano interno, si fa sentire la morsa dell’aumenti dei prezzi al consumo, la crescita dell’inflazione e la contrazione della spesa alimentare”. Per difendere la competitività delle imprese dell’agroalimentare e della pesca, occorre “tutelare prima la sostenibilità economica delle imprese chiamate a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale – ha aggiunto – e che si proceda con cautela con la transizione green delineata dall’Europa attraverso la strategia Farm to fork, rimandando i tempi di attuazione per rendere realmente raggiungibili gli obiettivi introdotti a livello europeo e internazionale”. In tema di occupazione, secondo Piccinini, “è necessario ridurre il cuneo fiscale, finanziare la formazione professionale in generale, ma soprattutto in azienda, e supportare le aziende negli investimenti nelle nuove tecnologie che rendono più efficiente l’utilizzo della manodopera aziendale”. “La mancanza di manodopera, l’assenza di turn over nella pesca e la carenza di competenze tecniche e specifiche in materie informatiche, operative e logistiche – prosegue Piccinini – rischiano di paralizzare il sistema. La forte pressione fiscale e contributiva sul lavoro incide sulla competitività delle imprese. Molte aziende sono pronte ad assumere, ma mancano i lavoratori e le giuste competenze. Il pericolo è che le imprese e interi comparti produttivi del nostro Made in Italy possano perdere la propria competitività”, conclude Piccinini. Fedagripesca associa 3.148 imprese agroalimentari e della pesca, con oltre 411.000 soci, 3.740 addetti, per un fatturato che supera i 30,5 miliardi di euro, pari ad oltre il 20% del Made in Italy agroalimentare.