Visco: La guerra accentua i rischi dell’economia, l’Italia tra le più colpite

Se c'è stop gas dalla Russia il Pil può calare sulla media 2022-2023

MAG 31, 2022 -

Bankitalia Roma, 31 mag. (askanews) – “La guerra ha radicalmente accentuato l’incertezza” sulle prospettive economiche dell’Italia. “L’attività produttiva si è indebolita nel primo trimestre, risentendo anche della ripresa dei contagi; dovrebbe rafforzarsi moderatamente in quello in corso”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali all’Assemblea dei partecipanti. Il conflitto ha ulteriormente spinto i prezzi di energia e materie prime e “l’economia italiana è, con quella tedesca, tra le più colpite dall’aumento del prezzo del gas – ha rilevato – per la quota elevata di importazioni dalla Russia e per la rilevanza dell’industria manifatturiera, che ne fa ampio uso”. Il governatore ha ricordato che lo scorso gennaio si prevedeva che il Pil tornasse sul livello precedente lo scoppio della pandemia intorno alla metà di quest’anno “e prefiguravamo una solida espansione, superiore in media al 3 per cento, nel biennio 022-23”. Ma ad aprile “valutavamo che il prolungamento del conflitto in Ucraina avrebbe potuto comportare circa due punti percentuali in meno di crescita, complessivamente, per quest’anno e il prossimo. Le stime più recenti delle maggiori organizzazioni internazionali sono simili. Non si possono però escludere sviluppi più avversi. Se la guerra dovesse sfociare in un’interruzione nelle forniture di gas dalla Russia – ha avvertito Visco – il prodotto potrebbe ridursi nella media del biennio”. Voz/Pie