Pastificio Garofalo: nel 2021 fatturato a 197 mln (su 2019 +22%)

Ebitda su vendite al 10% (era all'11% in 2019). Menna: 2022 anno sfidante

MAG 16, 2022 -

Agroalimentare Milano, 16 mag. (askanews) – Pastificio Garofalo chiude il 2021 con un fatturato pari a 197 milioni di euro in flessione rispetto al 2020 (era stato di 220 milioni), ma crescita rispetto al 2019 di circa il 22%. L’Ebitda sui ricavi di vendita nel 2021 si attesta a circa il 10% in linea con il 2020, ma in calo rispetto al 2019 quando la percentuale era dell’11%. E’ quanto emerge da una nota del pastificio di Gragnano in cui l’azienda esprime “grande soddisfazione soprattutto in uno scenario macroeconomico così complesso dovuto da una parte alla pandemia da Covid 19, dall’altra a una spirale inflazionistica che spinge verso l’alto il costo delle materie prime e alle tensioni causate dal conflitto tra Russia e Ucraina che sta avendo ripercussioni su numerosi fronti. L’anno di riferimento per il Pastificio Garofalo rimane il 2019, in quanto il 2020 ha visto in Italia e all’estero un’esplosione dei consumi di pasta condizionati dei vari lockdown dovuti alla pandemia”. Nel 2021 l’export pesa a valore circa il 56% circa (contro il 60% circa del 2020 e il 52% del 2019); sempre a valore: l’Italia è stabile rispetto al 2020 ma rispetto al 2019 registra un aumento del 9% circa; l’estero registra una riduzione del 18% circa ma rispetto al 2019 è a +26% circa. Per la pasta a marchio Garofalo a volume rispetto al 2020 c’è un -13%, rispetto al 2019 +24%. Questi numeri sono spiegabili con la geografia delle vendite: in Italia rispetto al 2020 si registra un +2%, rispetto al 2019 +15%. Sull’estero invece rispetto al 2020 c’è stato un calo del 24% mentre rispetto al 2019 c’è stato un incremento del 35%. L’Europa registra un +6% rispetto al 2020 che sale al 54% rispetto al 2019 mentre gli Stati Uniti crollano del 42% rispetto al 2020 mentre salgono del 29% rispetto al 2019. “Il 2021 segna un sostanziale pareggio rispetto al 2020 ma siamo sopra i dati 2019 pre-pandemia che consideriamo l’anno di confronto corretto, spogliato dalla innaturale fatturazione del 2020 – sottolinea Massimo Menna, amministratore delegato del Pastificio Garofalo – Sicuramente da oggi, ma in effetti già dagli ultimi mesi dell’anno passato, dovremo fare i conti con l’eccezionale aumento dei prezzi del grano, dell’energia e degli imballaggi, a cui si aggiungono problemi relativi all’export come ad esempio l’impennata del costo dei noli marittimi e dei ritardi nella consegna dei container. I risultati del 2021 non rappresentano per noi solo un traguardo ma anche un punto di partenza per affrontare un anno sfidante”. In un 2021 caratterizzato dall’emergenza sanitaria, l’azienda afferma di avere conquistato una quota del mercato nazionale dell’8% a valore e ha superato la quota del 6% a volume.