Coldiretti: tornano a salire prezzi mondiali di grano e mais

Con razzie cereali su territori occupati in Ucraina

MAG 4, 2022 -

Agricoltura Roma, 4 mag. (askanews) – Tornano a salire i prezzi mondiali di grano, mais e soia spinti dalla guerra in Ucraina, con le razzie di cereali sui territori occupati che riducono le scorte e aggravano l’allarme fame, con un effetto domino sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull’orlo della carestia, come denunciato dal Rapporto Fao-Onu-Ue. Lo sottolinea la Coldiretti esaminando l’andamento delle quotazioni al Chicago Board of Trade, punto di riferimento mondiale del commercio delle produzioni agricole, dopo l’annuncio del viceministro dell’agricoltura ucraino Taras Vysotsky del furto da parte dei russi di 400.000 tonnellate di grano. Si tratta di circa un terzo di tutte le scorte di cereale degli oblast di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. A poco più di due mesi dall’inizio la guerra è già costata secondo la Coldiretti quasi 100 miliardi di dollari a livello globale solo per l’aumento dei prezzi di grano e mais, che nei paesi più sviluppati sta alimentando l’inflazione. A rischio c’è la sicurezza alimentare di quelli più poveri con i prezzi del grano che si collocano sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto.