Presentato il Premio Export Italia di Bper, con Maeci e Unioncamere

Celebra e valorizza casi di successo di aziende esportarici

APR 27, 2022 -

Imprese Roma, 27 apr. (askanews) – Il Bper Banca Forum Monzani di Modena ha ospitato oggi la presentazione dell’edizione nazionale del Premio Export Italia, organizzato da Uniexport Manager, l’Associazione che raggruppa i consulenti e i manager che si occupano di internazionalizzazione. L’iniziativa, secondo quanto riporta una nota, è patrocinata dal ministero degli Esteri e da Unioncamere, e supportata quale Main Partner da Bper Banca, ha l’obiettivo di aumentare il livello di consapevolezza delle Mpmi (micro, piccole e medie imprese) non esportatrici verso le opportunità offerte dai mercati globali e mettere a loro disposizione strategie e modelli vincenti di altre aziende del Made in Italy che si sono affermate nel mondo. Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri: Stefano Rossetti (vice direttore generale vicario di Bper), Manlio Di Stefano (sottosegretario agli Esteri), Andrea Prete (presidente Unioncamere), Giuseppe Vargiu (presidente Uniexportmanager) e Massimo Cugusi (presidente del Premio Export Italia). Durante la cerimonia è stato inoltre conferito il Premio di Laurea in denaro intitolato alla memoria del Dott. Nicola Giorgi, Responsabile del Servizio Global Transaction Banking – Direzione Imprese e Corporate Finance – presso Bper Banca, prematuramente scomparso nel 2020. Una figura che ha ispirato e continua a ispirare i giovani che mirano a specializzarsi nei settori internazionali e dell’export. Il Premio UniExport Manager intende celebrare e valorizzare i casi di successo di aziende italiane esportatrici, nella convinzione che la condivisione di modelli positivi sia in grado di motivare le aziende non esportatrici o esportatrici occasionali a intraprendere un processo di internazionalizzazione. Il riconoscimento, si legge, sarà attribuito oltre che alle imprese anche alle figure professionali (export manager, direttore commerciale estero etc.) che hanno contribuito al raggiungimento di risultati sui mercati mondiali. L’export manager è infatti una figura ancora poco conosciuta dagli stessi professionisti, visto che al momento ci sono in Italia oltre 20mila posizioni aperte per questo profilo, il cui inserimento in azienda, anche temporaneo, può essere di grande beneficio per l’internazionalizzazione delle Mpmi italiane. Il progetto pilota del premio, promosso in Sardegna tra luglio e settembre 2021, ha visto 62 aziende candidate, di cui 20 selezionate per la finale, con 17.000 visitatori per il sito del premio e oltre 1.700 persone registrate per esprimere la propria preferenza online. Proprio dal successo di questo evento e dell’innovativo format proposto da Unioncamere, prende le mosse il progetto nazionale. Il premio assoluto, infatti sarà assegnato dal pubblico tramite il voto online attraverso il sito premioexportitalia.it. Parallelamente una giuria tecnica – formata da rappresentanti del mondo economico e imprenditoriale – conferirà alle aziende meritevoli ulteriori riconoscimenti di categoria nonché speciali (Startup, Impresa artigiana, Export collaborativo, Imprese digitali, Sostenibilità e ambiente). L’iter prevede fasi regionali di qualificazione e una finale nazionale. A conclusione delle fasi regionali, prevista a fine anno si terrà una cerimonia alla presenza di tutti i soggetti premiati, nella quale verrà presentato un libro con le ‘Cento e più storie di successo dell’export italiano’. Un vero e proprio catalogo di buone pratiche a disposizione delle tante, troppe aziende che non hanno ancora saputo varcare i confini del mercato nazionale. ‘Siamo orgogliosi di essere main partner e di ospitare l’edizione nazionale 2022 del Premio Export Italia di Uniexport Manager’, ha detto Stefano Rossetti, Vice Direttore Generale Vicario di Bper Banca. ‘Bper vuole facilitare lo scambio di esperienze e di know how in tema di internazionalizzazione. I mercati esteri sono cruciali per un numero sempre maggiore di imprese del nostro Paese, e possono rappresentare una nuova opportunità per tante altre, in un contesto economico globale e interconnesso come ormai va configurandosi in diverse aree di business. La grande partecipazione a questo evento dimostra che stiamo lavorando nella direzione giusta, offrendo un servizio importante ai nostri clienti e a tutti gli operatori del settore interessati all’argomento. Il Premio di Laurea a Nicola Giorgi, inoltre, ci consente di ricordare un collega e professionista esemplare che ha dedicato la sua carriera a sviluppare questi temi’. “Il 2021 è stato un anno straordinario per l’export italiano che, per la prima volta, ha superato la simbolica soglia dei 500 miliardi” ha confermato Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri. “Un risultato cui anche noi, al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, abbiamo potuto assicurare il nostro contributo grazie al Patto per l’Export e alle numerose misure ed iniziative adottate. Oggi lo scenario internazionale è sconvolto dal conflitto russo-ucraino. Malgrado ciò, il nostro impegno a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane rimane deciso e abbiamo già adottato diverse iniziative. Vorrei ricordare la creazione di una specifica Task Force per assistere le imprese che hanno subito le negative ripercussioni del conflitto russo-ucraino; la possibilità, con l’adozione del DL Ucraina, di concedere finanziamenti a tassi agevolati e con quote a fondo perduto a sostegno della patrimonializzazione delle aziende esportatrici in Russia, Bielorussia e Ucraina per l’individuazione di mercati alternativi; la definizione di missioni settoriali MAECI-MISE-ICE-Confindustria per la ricerca di mercati alternativi per  l’approvvigionamento di materie prime. Si tratta solo di alcune nuove misure che si affiancano ad iniziative già lanciate da noi presso la Farnesina, con il fine comune di favorire la massima espressione delle potenzialità delle imprese italiane e del Made in Italy sui mercati internazionali”. “Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa perché siamo convinti che l’export può costituire un volano per la crescita del Paese”, ha detto Andrea Prete, presidente di Unioncamere. “Da sempre le Camere di Commercio rappresentano un attore fondamentale per accompagnare e assistere le imprese nei mercati internazionali. Il sistema camerale, impegnato ogni giorno a sostegno degli imprenditori e delle aziende che esportano, è in grado di dare un contributo per incrementare le esportazioni sotto diversi aspetti: può rappresentare il punto di collegamento tra le politiche di governo e i livelli territoriali, accompagnare le PMI a ridefinire o riprogettare la propria presenza all’estero, incrementare l’utilizzo del digitale e della sostenibilità a sostegno dell’export, diffondere presso le imprese le opportunità offerte dagli strumenti finanziari e promozionali per l’export, e quelle derivanti dal PNRR”. “Vogliamo esaltare il ruolo dell’export nell’economia del nostro Paese”, ha aggiunto Giuseppe Vargiu, presidente di UniExport Manager. “L’importanza dell’export manager e del possesso di competenze export qualificate è cruciale in ogni azienda. Il profilo professionale dell’export manager è oggi elevato al rango di professione riconosciuta dalla norma UNI nel contesto legislativo italiano ed europeo. Il numero di posizioni scoperte è altissimo e le aziende hanno bisogno di trovare e adottare nuovi modelli. Portare un export manager in ogni azienda e documentare i successi e le storie vincenti di export non solo contribuisce a incrementare numero e valore delle aziende italiane esportatrici, ma diventa anche efficace politica di creazione lavoro”. “Il sistema delle imprese esportatrici italiane”, ha dichiarato Massimo Cugusi, Presidente del Premio Export Italia, “è anche uno straordinario serbatoio di esperienze di successo. Per la prima volta, anziché limitarci a riconoscerle ed a premiarle, facciamo in modo che diventino patrimonio condiviso, accessibile anche a chi, per la prima volta, si affaccia ai mercati esteri. In questo cambio di prospettiva sta l’unicità del Premio Export Italia. Non a caso, il percorso che abbiamo immaginato si concluderà con la condivisione di un libro che racconterà le cento migliori storie di export. Un vero e proprio catalogo di buone pratiche per accelerare il percorso delle imprese più piccole e di quelle del Mezzogiorno, ancora ai margini nei processi di internazionalizzazione del sistema produttivo”.