Regionalizzazione: Lagarde indica la strada post globalizzazione

"Può aiutare a gestire i costi di un mondo che cambia"

APR 22, 2022 -

Bce Roma, 22 apr. (askanews) – “Regionalizzazione”. E’ la strada ventilata dalla presidente della Bce, Christine Lagarde nel caso in cui la globalizzazione vista finora venisse definitivamente compromessa dalle ricadute di guerra in Ucrina e sanzioni contro la Russia. Su questa vicenda si è verificata una evidente lacerazione tra Usa e Ue, da una parte, e Cina, India, Brasile e molti giganti e economie emergenti dall’altra, oltre evidentemente alla Russia stessa. “L’opzione migliore resta difendere il sistema multilaterale basato sulle regole che ha sostenuto la crescita del commercio globale. Ma come alternativa – ha detto Lagarde intervenendo al Peterson Institute di Washington – la regionalizzazione consentirebbe ai paesi di ricreare alcuni dei benefici della globalizzazione, su una scala più piccola, e di limitare i costi” dei problemi sugli scambi globali. “La regionalizzazione crea una opportunità per ampliare la condivisione di rischi su base regionale, sia tramite il commercio sia tramite l’integrazione finanziaria. Questo – ha detto Lagarde – in qualche misura può sostituire una minore condivisione a livello globale. Facilita il finanziamento comune di priorità strategiche e gli investimenti su transizioni, aiuta a generare economie di scala. E potrebbe anche aiutare a proteggere dalle pressioni sui costi derivanti dai rincari dell’energia e associati all’aumento dei costi di trasporto”. Secondo la presidente della Bce la regionalizzazione “non è un fenomeno nuovo: negli ultimi decenni è andata mano nella mano con la globalizzazione. Ma ora, per la prima volta, potremmo vedere queste due forze divergere. La frammentazione a livello globale potrebbe in definitiva innescare maggiore integrazione a livello regionale, perché la seconda – ha concluso – può aiutare a gestire i costi di un mondo che cambia”.