Legambiente e FederBio: dare concretezza a legge sul biologico

A Vinitaly evento internazionale su nuova Pac e agricoltura bio

APR 13, 2022 -

Biologico Roma, 13 apr. (askanews) – Dare concretezza alla legge sul biologico recentemente approvata. Lo hanno chiesto Legambiente e FederBio a Vinitaly nel corso del convegno di carattere internazionale dedicato alle produzioni vitivinicole “PAC 2023/2027 e agricoltura biologica – La filiera vitivinicola apripista dell’agroecologia” , il primo realizzato da Legambiente nell’ambito del progetto CAPSUS – the Common Agricultural Policy toward SUStainability, finanziato dal programma IMCAP dell’Unione Europea. Un incontro organizzato a poche settimane dall’approvazione della legge sul biologico allo scopo di continuare a costruire il dibattito collettivo circa le azioni concrete da mettere in campo, sia a livello nazionale che internazionale, per fare in modo che la transizione in agricoltura possa trovare piena concretezza già nel breve periodo. Al centro del dibattito le prospettive della Politica agricola comune 2023-2027 e le buone pratiche delle realtà vitivinicole del nostro Paese. Focus della conferenza gli obiettivi del Green Deal europeo e quelli delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030. Presentata anche la XXX edizione della rassegna degustazione nazionale dei vini da agricoltura biologica e biodinamica organizzata dall’associazione ambientalista che si terrà dal 3 al 7 agosto a Rispescia (Gr), per valorizzare il lavoro delle realtà vitivinicole che della transizione ecologica hanno già fatto una costante e raccontare le qualità organolettiche dei vini che producono. “La transizione ecologica – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – passa anche dal settore vitivinicolo. Per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Ue con le strategie Farm to fork e Biodiversità 2030 serve un sostegno concreto e stabile alle attività produttive. Proprio in questo momento servono un cambio di passo e un impulso forte e chiaro da parte delle istituzioni, ad ogni livello”. “La Legge sul biologico, entrata ufficialmente in vigore il 7 aprile dopo oltre 15 anni di attesa, contiene elementi molto rilevanti per favorire la transizione agroecologica del nostro Paese – ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – e costituisce quindi un’opportunità straordinaria anche per lo sviluppo del settore vitivinicolo. Il momento è decisivo: serve sbloccare risorse fondamentali per incentivare la crescita del biologico, tra cui i finanziamenti contenuti nel Fondo per il biologico , nel PNRR e, in particolare, nel Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027”. Avere un PSN che investe sul bio, sia in termini di produzione che di mercato e di supporto agli agricoltori, “può favorire ulteriormente il mantenimento e l’espansione dei vigneti bio – ha aggiunto – Il futuro della viticoltura sarà sempre più bio, un metodo produttivo sostenibile che rispetta l’ambiente valorizzando l’identità dei territori, ma passare al biologico richiede competenze e maggiore professionalità. Ecco perché è fondamentale investire in ricerca, formazione, assistenza tecnica e campagne informative per spiegare i valori del biologico”.