UniCredit, Padoan: eventuale uscita da Russia non semplice, valutiamo

Quando c'è incertezza un investimento va ponderato con molta più attenzione

APR 1, 2022 -

UniCredit Cernobbio, 1 apr. (askanews) – La presenza di Unicredit in Russia “si basa su una storia di una banca molto efficiente, che ha 4mila impiegati, quindi prima di prendere decisioni, che naturalmente saranno valutate con l’evolversi della situazione, dobbiamo ragionare con calma”. Lo ha detto il presidente della banca, Pier Carlo Padoan, a margine del forum Ambrosetti, in merito alla valutazione in corso dell’impatto e delle conseguenze di un’uscita di Unicredit dalla Russia. “Ovviamente non è semplice” uscire da un Paese come la Russia, ha aggiunto. Sui tempi, Padoan ha spiegato: “I tempi di questa crisi non dipendono da noi, c’è un grado di incertezza su ogni cosa che impedisce di prendere decisioni sul lungo termine, quando c’è incertezza qualunque decisione di investimento va ponderata con molta più attenzione”. Unicredit, ha proseguito, “lavora per creare valore per gli shareholder e gli stakeholder, è questo il principio che ci accompagna”. Sulla conferma del dividendo anche con l’eventuale uscita della banca dalla Russia, Padoan, infine, ha così riposto: “La posizione finanziaria nei confronti della Russia è assolutamente chiara con il comunicato stampa di alcune settimane fa e non è cambiata rispetto allora: la nostra posizione di capitale è assolutamente solida, quindi non ci sono novità”. Lo scorso 8 marzo, la banca aveva confermato il dividendo in contanti proposto per il 2021 di 1,2 miliardi, mantenendo un Cet1 ratio superiore al 13% anche nello scenario peggiore.