Cillis (Comagri): Caseificio Italia in ritardo causa Regioni

Nonostante accordo in Stato Regioni continuano a porre ostacoli

FEB 24, 2022 -

Lattiero-caseario Roma, 24 feb. (askanews) – “Nonostante l’accordo preso in Conferenza Stato-Regioni, dove il provvedimento era rimasto bloccato per mesi, le amministrazioni regionali continuano a osteggiare l’avvio dell’operatività di ‘Caseificio Italia’”. Lo ha detto Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura, dove si è tenuto oggi il question time sul ‘Caseificio Italia’, lo strumento di monitoraggio del latte bovino e ovicaprino divenuto legge grazie a un emendamento del M5S al decreto Emergenze in Agricoltura nella primavera 2019. “Dopo un lungo e complesso iter – ha detto Cillis – siamo riusciti a far approvare i due decreti attuativi della norma, pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso settembre, su cui manca ora l’operatività. A fronte delle numerose osservazioni delle Regioni, è stata condivisa la scelta di difendere l’entrata in vigore dei nuovi adempimenti al prossimo primo luglio”. “Le Regioni hanno sollevato problematiche – ha aggiunto – in particolare sulle procedure di controllo e sanzionatorie nonché sul censimento dei nuovi operatori (fabbricanti di prodotti lattiero-caseari e tutta la filiera ovicaprina) ma, soprattutto, sull’entrata in vigore dei nuovi adempimenti”. Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha comunque emanato, nonostante le tante difficoltà, le istruzioni operative per il monitoraggio del latte ovicaprino. “Confidiamo – ha quindi detto Cillis – di avere presto novità sul comparto bovino e siamo certi che la data del prossimo primo luglio non sarà ulteriormente prorogata”. “Da anni – conclude l’esponente M5S in Comagri, il settore attende di avere questo strumento di trasparenza e monitoraggio del latte che circola sul territorio nazionale, anche proveniente dall’estero. Le crisi a cui stiamo assistendo non fanno altro che ricordarne l’importanza per prendere decisioni politiche strategiche e fondate su uno scenario noto e condiviso”.