Ocse, in Italia, Germania, Canada, Uk si modera slancio crescita

Secondo quanto emerge dagli ultimi indicatori anticipatori compositi

FEB 9, 2022 -

Ocse Roma, 9 feb. (askanews) – La crescita economica in Italia, Germania e altri Paesi rallenterà rispetto agli alti ritmi dei mesi scorsi. E’ quanto emerge dagli indicatori anticipatori compositi (CLI) dell’OCSE, progettati per anticipare le fluttuazioni dell’attività economica nei prossimi sei-nove mesi, continuano a indicare una moderazione della crescita economica in diverse grandi economie, anche se in misura diversa tra i paesi. Tra le principali economie OCSE, le CLI per Canada, Germania, Italia e Regno Unito – informa l’organizzazione di Parigi in un comunicato – confermano di aver superato un punto di svolta nell’attività economica, come segnalato nella valutazione dei mesi scorsi, e ora puntano a moderare lo slancio della crescita. Anche negli Stati Uniti, in Giappone e nell’area euro nel suo insieme, i CLI hanno superato un picco ciclico, ma da allora sono rimasti relativamente stabili. In Francia, il CLI punta a una crescita stabile attorno al trend di lungo termine. Tra le principali economie dei mercati emergenti, il CLI per la Cina (settore industriale) continua a indicare una crescita in perdita di slancio, con indicazioni simili che emergono ora per l’India e prosegue il rallentamento della crescita in Brasile. In Russia, la CLI punta ora a una crescita stabile. Le CLI, che si basano su una serie di indicatori previsionali come ordini, indicatori di fiducia, permessi di costruzione, tassi di interesse a lungo termine, nuove immatricolazioni di auto e molti altri, dovrebbero continuare a essere interpretate con cautela come incertezze dovute al La pandemia di COVID-19 persiste, in particolare a causa dell’impatto della variante Omicron negli ultimi mesi. La variabilità degli indicatori sottostanti può comportare fluttuazioni più elevate del solito nella CLI. Come al solito, l’entità del CLI dovrebbe essere considerata un’indicazione della forza del segnale, piuttosto che una misura precisa della crescita prevista dell’attività economica.