Peste suina, Confagricoltura: salvaguardare allevamenti e filiera

Giunta riunita per fare punto su situazione e richieste a Governo

GEN 12, 2022 -

Peste suina Roma, 12 gen. (askanews) – “Una situazione critica che, con tutta probabilità, avrebbe potuto essere evitata con l’azione di contrasto sollecitata da tempo a tutti i livelli nei confronti della proliferazione dei cinghiali”. Lo sostiene la Giunta di Confagricoltura che si è riunita per fare il punto sulla situazione a seguito dei casi accertati di peste suina e delle prime decisioni varate a livello europeo. “Ora è necessario agire con la massima tempestività ed efficacia nel campo della sorveglianza e delle misure di biosicurezza per la protezione degli allevamenti – sottolinea il presidente, Massimiliano Giansanti – Dobbiamo in ogni modo contrastare il fenomeno e limitare al massimo i danni, considerato che sono già arrivate le prime sospensioni delle importazioni dall’Italia di carni suine e prodotti derivati”. Le sospensioni sono già state disposte dalle competenti autorità di Cina, Giappone, Taiwan e Kuwait. Restrizioni sono state disposte anche dalla Svizzera. Lo scorso anno le esportazioni del settore suinicolo sono ammontate a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 500 milioni destinate ai mercati extra Ue. “In questa fase – prosegue Giansanti – è anche fondamentale il rigore delle informazioni ai consumatori, evitando altresì qualsiasi speculazione commerciale”. Nei prossimi giorni, annuncia Confagricoltura, saranno convocate congiuntamente le Federazioni Nazionali di Prodotto dei settori suinicolo ed avicunicolo, al momento alle prese con l’influenza aviaria, per valutare le richieste da presentare al governo e in ambito europeo per la salvaguardia delle imprese. “Intanto – conclude il presidente di Confagricoltura – ci siamo già rivolti ad alcuni istituti di credito affinché rivolgano la maggiore attenzione possibile nei confronti degli allevatori in difficoltà”.