Federalberghi: nessun trionfalismo sui dati dell’Istat

Il 2020 è stato l'anno peggiore della storia

GEN 12, 2022 -

Turismo Milano, 12 gen. (askanews) – In riferimento ai dati sul turismo diffusi dall’Istat Federalberghi esprime “tutta la sua contrarietà” rispetto “ai toni entusiastici con i quali sono stati commentati”. “Questi dati – si legge in una nota dell’associazione degli albergatori – ci lasciano con l’amaro in bocca. Nessun trionfalismo riteniamo possa aver ragione d’essere in relazione alla classifica europea secondo la quale l’Italia sarebbe il paese meno danneggiato dalla scarsa presenza dei turisti nel periodo pandemico. In realtà il 2020 è stato l’anno peggiore della storia, considerando poi che nei primi mesi dell’anno, quelli cioè caratterizzati dal lockdown, era vietato viaggiare se non per motivi essenziali (lavoro, salute, ecc.). Ha quindi davvero poco senso festeggiare un primato fittizio, a fronte di una realtà in cui il mercato è ben lontano dai livelli del 2019”. “Lo stesso report dell’Istat – prosegue la nota della Federalberghi – sottolinea che le grandi città, che nel 2019 rappresentavano un quinto delle presenze totali, hanno subito un crollo del 71% nel 2021. Non stupisce quindi che molte imprese siano chiuse da marzo 2020 e che molte altre purtroppo torneranno a chiudere nei prossimi giorni, a causa di una domanda stagnante e del clima d’incertezza generalizzato. E’ pressoché impossibile pensare che qualunque azienda di altro settore diverso dal nostro possa sopravvivere con questi dati”.