Le 7 caratteristiche del leader perfetto

Secondo Antonio Panìco, premiato business coach dell'anno

GEN 11, 2022 -

Lavoro Roma, 11 gen. (askanews) – Secondo Mary Parker Follett, universalmente considerata la madre del management moderno, “la leadership non è definita dall’esercizio del potere, ma dalla capacità di aumentare il senso di potere tra coloro che sono guidati. Il lavoro più essenziale del leader è creare più leader”. Nonostante l’idea di leadership applicata al contesto aziendale risalga a oltre un secolo fa, le sue fondamenta chiave sono più che mai attuali. Il valore delle relazioni umane nella gestione d’impresa è infatti uno dei cardini che può determinare il successo o il fallimento di un intero progetto aziendale, e il numero crescente di studi scientifici in materia dimostra che è la capacità del leader a fare la differenza. Generalmente associato a un ruolo coercitivo e basato sull’imposizione di potere, il leader risponde oggi a caratteristiche diametralmente opposte rispetto al passato. Secondo Antonio Panìco, premiato come business coach dell’anno ai prestigiosi “CEO Today Management Consulting Awards” e fondatore del brand Business Coaching Italia, “il leader oggi, come in futuro, è chiamato a cambiare radicalmente il proprio approccio alla gestione aziendale. Il nuovo stile di leadership deve essere incentrato sulla capacità di sviluppare competenze interpersonali ma anche operare nel cosiddetto contesto VUCA, acronimo inglese che indica Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità (intesa come mancanza di chiarezza) del mercato contemporaneo”. Il coach italiano dal curriculum internazionale, oggi a capo di una realtà affermata a livello europeo, spiega che secondo la sua esperienza sul campo “ci sono 7 caratteristiche comuni ai grandi personaggi del mondo imprenditoriale e che riconosciamo come leader. La prima – spiega l’esperto – è senza dubbio la condivisione della propria visione. Un vero leader, domani più che mai, dovrà avere chiari gli obiettivi e modalità per raggiungerli, ma anche essere in grado di trasmetterli agli altri membri del team; questo porta sempre a nuovi contributi finalizzati al raggiungimento di risultati ambiziosi”. La seconda caratteristica dei leader aziendali è “il buon esempio. La cultura imprenditoriale del passato passava attraverso le parole, quella contemporanea si articola sui gesti che un leader mette in campo. Non soltanto il suo esempio può essere d’ispirazione per gli altri, ma deve anche essere finalizzato alla conquista della credibilità. Un valore assoluto, questo, destinato a diventare a dir poco determinante”. Nell’epoca della comunicazione continuativa, un leader non può prescindere da una skill importante: l’abilità nel comunicare in modo efficace, che rappresenta la terza caratteristica di un leader di successo. Ciò si articola nell’impiego di un linguaggio chiaro e conciso, ma anche nell’ascolto attento degli altri e nella predisposizione a condividere informazioni, domande e stimoli”. Le decisioni difficili, si legge in una nota, rappresentano la quotidianità di un leader alle prese con un progetto d’impresa, e secondo il business coach italiano “si tratta di un aspetto a dir poco cruciale. Oggi le decisioni in azienda non sono più soltanto complesse, sono diventate scelte veloci da prendere con un numero di informazioni a propria disposizione molto limitate. In questo caso un leader deve avere come guida l’obiettivo finale, ponderando sempre le possibili conseguenze che ogni scelta comporta. Questo quarto punto è collegato alla quinta caratteristica, ovvero la capacità di assumersi in toto le responsabilità, sia in caso di successo che di fallimento. Un vero leader sa agire con decisione, ben conscio delle responsabilità che questo atteggiamento comporta, e sa che ogni sua decisione ha ricadute non solo su sull’impresa, ma anche sugli altri”. In caso di successo, è fondamentale saperlo riconoscere e usarlo come leva per gratificare un team. Il fondatore di Business Coaching Italia spiega che “il sesto punto, spesso sottovalutato, è riconoscere in maniera precisa e continuativa i risultati ottenuti. Questo semplice gesto, che a molti può apparire banale, è in realtà un motore che valorizza l’operato altrui e fa sì che l’intero team lavori coinvolto e con ancora più determinazione”. La settima caratteristica di successo, conclude Antonio Panìco, è “il sapere delegare. Ogni grande leader ha una tendenza innata a creare altri leader, e questo può avvenire dando potere agli altri. Le persone hanno necessità di avvertire il lavoro come proprio e sentirlo importante, e in questo caso le parole chiave sono categoriche: responsabilizzazione, autonomia e potere decisionale”.