Coldiretti, Assobirra e Unione Birrai: necessario taglio accise

Bene gli emendamenti in manovra per agevolazioni birra artigianale

DIC 15, 2021 -

Birra Roma, 15 dic. (askanews) – Sostenere la ripresa del comparto italiano della birra, mettendo in sicurezza lo sviluppo della filiera e l’aumento di produzione di materia prima in Italia. Bene dunque gli emendamenti a sostegno della filiera della birra che tutte le forze politiche di maggioranza hanno presentato per la Legge di Bilancio. Così in una nota Coldiretti, AssoBirra e UnionBirrai, le tre associazioni del comparto italiano della birra. Auspicando che gli emendamenti siano “approvati anche con il sostegno del Governo”, le associazioni dicordano che questa misura “rappresenta un tassello fondamentale per consentire lo sviluppo e il consolidamento di una filiera italiana della birra unitamente ad una sempre maggiore produzione di materia prima 100% Made in Italy”. Gli emendamenti prevedono un taglio lineare triennale delle accise sulla birra, unitamente ad agevolazioni progressive per i birrifici con produzione annua fino a 60.000 ettolitri. Con un consumo di circa 31,5 litri pro capite e una produzione nazionale di 15,9 milioni di ettolitri, ricordano le tre associazioni, la filiera complessiva della birra in Italia, è composta da grandi, medi e piccoli operatori connessi a monte al comparto materie prime (malto, orzo ecc) e a valle al settore alberghiero e della ristorazione e distribuzione. Nonostante un crollo annuo di oltre il 15% (con picchi negativi anche del 30%) nel 2020 rispetto allo stesso periodo pre pandemia Covid, il comparto birra è riuscito a generare un valore globale di oltre 8,1 miliardi di euro che ha contribuito alla ripresa del sistema economico italiano. Prima della pandemia il settore, aggiungono le tre associazioni, “stava vivendo una vera e propria ‘primavera della birra’ con la nascita e lo sviluppo di realtà artigianali e industriali, la proposta di nuovi prodotti e un crescente utilizzo di materie prime agricole 100% Made in Italy. Un trend di crescita che – spiegano – dopo la pesante battuta d’arresto a causa della pandemia, deve poter riprendere con gli stimoli della riduzione delle accise, giocando un ruolo fondamentale su investimenti e lavoro”.