Nasce la prima Consulta nazionale dei distretti del cibo

In legge di bilancio già pronti 120 milioni di euro per Distretti

NOV 25, 2021 -

Agroalimentare Roma, 25 nov. (askanews) – Nasce la prima Consuta nazionale dei distretti del cibo. Obiettivo: fare rete, rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori per una migliore gestione delle risorse disponibili e affrontare la sfida del rinnovamento del comparto agroalimentare italiano. La neonata associazione è stata presentata oggi al ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Nelle linee programmatiche del Mipaaf, i contratti di distretto e di filiera sono già riconosciuti strategici per lo sviluppo dell’intero settore e che nella ripartizione del Fondo Complementare al Pnrr siano stati destinati al Mipaaf 1 miliardo e 203 milioni di euro, per i settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo. Ad oggi sono 20 i Contratti di distretto, valutati ammissibili al finanziamento con progetti immediatamente cantierabili, pronti a partire e migliaia di imprese che hanno voluto scommettere sul futuro ed avviare la transizione verso nuovi sistemi alimentari con modelli di sviluppo sostenibili. “Attivare Questi 20 programmi di sviluppo sarebbe un importante segnale di ripartenza immediata del settore agroalimentare che ancora oggi rappresenta uno dei principali motori del Made in Italy – anticipa il portavoce della Consulta Angelo Barone – ma occorre fare sistema ed avere una strategia condivisa per utilizzare al meglio sia le risorse del PNNR che della PAC”. “Abbiamo apprezzato che il Mipaaf abbia posto nella legge di bilancio 120 milioni di euro per i Distretti del cibo e auspichiamo un ulteriore emendamento per integrare le risorse necessarie per finanziare tutti i progetti ammessi e avviare la prima azione di investimenti coerente con il Pnnr che prevede interventi immediati e diffusi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”. La “Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo”, che non ha scopop di lucro, sarà il luogo di rappresentanza dei Distretti che operano in ambito rurale e agroalimentare, che interloquisce con le istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale e con tutti gli altri soggetti economici e sociali. Si propone di valorizzare e accreditare l’esperienza dei Distretti anche nella loro funzione di “ente intermedio”, per rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori e per una migliore gestione delle risorse disponibili. L’intento è quello di promuovere la crescita sostenibile dei territori coniugando “ecologia ed economia” per ottenere una sostenibilità complessiva: ambientale, sociale ed economica. La Consulta non ha scopo di lucro e opera con finalità di interesse pubblico, per promuovere, in accordo con i Distretti associati, lo sviluppo sostenibile dei territori, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, conservare la biodiversità, ridurre lo spreco alimentare, salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.