##Parte iter manovra in comm.Bilancio, dopo nodo relatori ‘grana’ Fi

Gruppo abbandona commissione. Bernini in contatto con vertici

NOV 24, 2021 -

Manovra Roma, 24 nov. (askanews) – Se il buongiorno si vede dal mattino, il percorso in Senato della prima manovra di bilancio del governo Draghi parte davvero in salita. Dopo una settimana di braccio di ferro sui relatori tra Pd, Leu e M5S, la soluzione individuata rimescola le carte e irrompe nell’area di centrodestra della maggioranza, perchè, questa volta, rende insoddisfatta Fi, che ha deciso di abbandonare i lavori sul ddl bilancio subito dopo l’incardinamento in commissione, una scelta che adesso è sul tavolo dei vertici del partito guidato da Silvio Berlusconi. L’impasse tra i Cinque Stelle da una parte e il Pd e Leu dall’altra aveva monopolizzato le polemiche politiche di questi giorni sulla manovra: con i primi che chiedevano tre relatori in risposta ai secondi che ne volevano solo due (uno di area centrodestra e l’altro di area centrosinistra con un nome, quello di Vasco Errani di Leu). Ma la prerogativa nella scelta dei relatori è del presidente e il presidente della commissione è del grillino Daniele Pesco che ha avuto buon gioco a proporre allora un solo relatore. Dallo stallo si è usciti dopo oltre sette giorni, nel primo pomeriggio di oggi dopo contatti e riunioni varie, con una soluzione che è stata definita ‘istituzionale’: il presidente della stessa commissione, Daniele Pesco (M5S), e i due vicepresidenti Vasco Errani (Leu) e Erica Rivolta (Lega). La scelta ha però rimescolato le carte nell’area di centrodestra perchè la soluzione istituzionale ha portato alla nomina dell’altro vicepresidente di commissione che è di area centrodestra, ossia la Rivolta che è della Lega. Da lì il mal di pancia di Fi. Pesco ha tenuto a sottolineare che il “coinvolgimento di tutti è assicurato. Ci saranno riunioni quasi quotidiane di coordinamento tra relatori, governo e capigruppo in commissione. Sapevamo che non tutti potevano essere soddisfatti ma siamo fiduciosi che Fi riprenda i lavori in modo costruttivo come ha sempre fatto”. Non la pensano così, almeno per ora, in Forza Italia: “continuiamo su questa nostra linea di protesta. Era una scelta obbligata di indicare in primis un esponente di Fi e quindi dare come relatori, insieme ad altri, questo ruolo a Fi perchè se consideriamo con il Conte 1 e il Conte 2, sia Lega che Pd che Cinque Stelle la manovra l’hanno sempre fatta loro. Quindi oggi toccava come prima scelta a Fi”, spiega il capogruppo in commissione Bilancio, Dario Damiani, il quale aggiunge che tutto è stato riportato “alla presidente del gruppo parlamentare Anna Maria Bernini che è in contatto con i vertici del partito”. Nel frattempo, la manovra è stata incardinata e l’iter è stato avviato ufficialmente. Il termine per gli emendamenti scadono il 29 novembre alle ore 17.