Sabato 20 novembre 2021 - 15:44
Tim, Vitale (Cisl): servono scelte coraggiose non cambi governance
Il MISE ha enormi responsabilità, siamo ancora in attesa di una convocazione

“Le scelte politiche hanno sempre modificato le strategie di TIM- aggiunge Vitale- soprattutto negli ultimi anni non si è riusciti a dare un indirizzo politico di sviluppo e di governance della infrastruttura di rete in fibra. Inoltre i Ministeri dello Sviluppo Economico e quello della Transizione Digitale hanno invitato le aziende private ad investire enormi risorse per ridurre il digital divide nel Paese durante la pandemia e poi sono venuti meno alle incentivazioni attraverso i voucher per la connessione delle famiglie e delle imprese”.
Per Vitale, dietro le manovre di queste ore in TIM, ci sono aspetti nebulosi che interessano aree della politica e degli azionisti, senza escludere lobby di interessi ed aspettative individuali che non sarebbero in grado di dare risposte industriali. “Le ricadute di questo stato confusionale nel quale è venuta a trovarsi TIM- continua Vitale- rischiano di degenerare in modo irreversibile con gravissime conseguenze sul sistema di Telecomunicazioni del Paese, già in mano ad azionisti stranieri, sull’occupazione interna e sull’indotto, dove sono impiegati circa 80.000 lavoratori”.
“Non è ipotizzabile lo spezzatino di TIM. È incomprensibile che il MISE convochi Dzan su richiesta dei consumatori e non si confronti con il Sindacato sul futuro delle TLC in vista delle risorse del PNNR- sottolinea Vitale. “Il processo di disgregazione della più grande azienda italiana sarà contrastato, mettendo in campo tutte le iniziative sindacali necessarie a difendere i lavoratori, le loro professionalità e gli interessi primari dell’Italia- conclude.