Re Soil: l’annuncio Ue su Strategia Suolo è scelta epocale

Dalla Commissione obiettivi di protezione e resilienza al 2050

NOV 18, 2021 -

Ambiente Milano, 18 nov. (askanews) – “La Soil Strategy for 2030 annunciata dalla Commissione UE è una scelta epocale, che rende possibile a tutti gli Stati europei di fare un deciso passo in avanti in favore della cura e della tutela del suolo. Ma è anche un’occasione per avviare politiche nazionali che stimolino le strategie più efficaci per restituire salute al terreno, partendo ovviamente da quelli agricoli”. È il commento di Debora Fino, presidente di Re Soil Foundation, la fondazione creata per volontà dell’Università di Bologna, Coldiretti, Novamont e Politecnico di Torino con l’obiettivo di dare impulso alle politiche in favore della rigenerazione territoriale partendo proprio dalla salute del suolo. Mercoledì 17 novembre la Commissione Ue una nuova strategia per la protezione del suolo volta a ripristinare, rendere resiliente e proteggere adeguatamente il suolo in tutt’Europa entro il 2050 la strategi – si legge ne documento – “soddisferà i requisiti di una migliore regolamentazione, si baserà su un’approfondita valutazione d’impatto e rispetterà pienamente il principio di sussidiarietà e le competenze degli Stati membri in materia”. “La Comunicazione della Commissione UE alle altre istituzioni comunitarie, Europarlamento, Consiglio, Comitato delle Regioni e Comitato economico e sociale, è tre volte importante -osserva Debora Fino – Lo è perché riconosce i gravi problemi connessi con la mancata adozione di un quadro legale che dia al suolo la stessa protezione riconosciuta all’acqua, all’aria e all’ambiente marino. Inoltre, annuncia entro il 2023 una legge europea per la salute del suolo che offra finalmente criteri univoci per definire degradato un terreno. E, ancor più importante, fissa l’obiettivo ambizioso di avere suoli in salute entro il 2050”. Quanto sia urgente intervenire in favore della salubrità dei suoli, lo ricordano i dati: il 60-70% dei suoli UE presenta qualche forma di degrado. In Europa abbiamo 2,8 milioni di siti contaminati, il 65-75% dei suoli agricoli ha un apporto di nutrienti a livelli tali che rischiano l’eutrofizzazione e incidono sulla biodiversità. Il 25% dei terreni nell’Europa meridionale, centrale e orientale è a rischio alto o molto alto di desertificazione. Si stima che i costi associati al degrado del suolo nell’UE superino i 50 miliardi di euro all’anno.